Tra la metà dell'XI secolo e i primi decenni del XII si attua, negli ambienti culturali della Francia centro-settentrionale, un rafforzamento dell'idea di uniformità della natura, che, proprio in quento è ritenuta retta da norme stabili e razionali, è pensata come largamente autonoma dal suo principio. Inoltre si fa strada l'affermazione, contrastata ma sempre più condivisa, dell'equivalenza del "dominio" della "ratio" e dell'oggetto della "dialectica", che quindi è percepita come organo, oltre che della filosofia nel suo complesso, della teologia razionale, che della filosofia è riconosciuta parte integrante. Nella direzione segnata da questi temi sono presi in esame testi di autori tra i più rappresentativi dei novant'anni racchiusi tra la ripresa della controversia eucaristica, suscitata da Berengario di Tours, e il concilio di Sens del 1140, nel corso del quale è condannata, per la seconda volta in vent'anni, la teologia trinitaria di Pietro Abelardo; precisamente, oltre che del Turonese e del Palatino, di, o attribuite a, Lanfranco di Pavia, Pier Damiani, Anselmo d'Aosta, Gaunilone di Marmoutier, Ottone da Lucca, Bruno di Segni, Ruperto di Deutz, Ugo di San Vittore.
La dottrina dei teologi. Ragione e dialettica nei secoli XI-XII, seconda edizione riveduta e aggiornata
MARTELLO, Concetto
2008-01-01
Abstract
Tra la metà dell'XI secolo e i primi decenni del XII si attua, negli ambienti culturali della Francia centro-settentrionale, un rafforzamento dell'idea di uniformità della natura, che, proprio in quento è ritenuta retta da norme stabili e razionali, è pensata come largamente autonoma dal suo principio. Inoltre si fa strada l'affermazione, contrastata ma sempre più condivisa, dell'equivalenza del "dominio" della "ratio" e dell'oggetto della "dialectica", che quindi è percepita come organo, oltre che della filosofia nel suo complesso, della teologia razionale, che della filosofia è riconosciuta parte integrante. Nella direzione segnata da questi temi sono presi in esame testi di autori tra i più rappresentativi dei novant'anni racchiusi tra la ripresa della controversia eucaristica, suscitata da Berengario di Tours, e il concilio di Sens del 1140, nel corso del quale è condannata, per la seconda volta in vent'anni, la teologia trinitaria di Pietro Abelardo; precisamente, oltre che del Turonese e del Palatino, di, o attribuite a, Lanfranco di Pavia, Pier Damiani, Anselmo d'Aosta, Gaunilone di Marmoutier, Ottone da Lucca, Bruno di Segni, Ruperto di Deutz, Ugo di San Vittore.File | Dimensione | Formato | |
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