Secondo il concorde orientamento dottrinale, il filius familias già in epoca classica sarebbe stato iure civili capace di obbligarsi verso terzi; ma non risultano soddisfacenti i tentativi volti a conciliare detta pretesa capacità con la ri-conosciuta impossibilità per il creditore di far valere in via esecutiva la propria pretesa, data l’incontestata incapa-cità del filius di essere titolare di un patrimonio. Per procedere ad un rinnovato vaglio critico dei dati testuali, viene anzitutto dimostrata l’inammissibilità della tra-laticia, e fuorviante, ricostruzione del lacunoso Gai. 3.104 e si propone una diversa integrazione del passo che vede la situazione del filius assimilata a quella degli altri alieni iuris. Si passa quindi a dimostrare l’incompatibilità dell’asserita autonoma responsabilità del filius familias con il regime dei debiti contratti dall’adrogatus ante adrogatio-nem, nonché con le disposizioni dell’editto pretorio sui filii emancipati, exheredati e abstenti. Anche relativamente alla prescrizione del senatusconsultum Macedonianum, si suggerisce una diversa lettura del disposto senatorio che, pre-supponendo l’incapacità del filius di obbligarsi pro se, spiegava i suoi effetti sulla responsabilità de peculio del pater. Solo nel diritto giustinianeo si delinea l’effettiva diversità di condizione del filius familias quale emerge dai testi del-la Compilazione, resi funzionali all’ormai riconosciuta capacità del filius di obbligarsi validamente, in quanto tito-lare di un patrimonio che il creditore può aggredire in caso di inadempimento.
FILIUS FAMILIAS SE OBLIGAT? Il problema della capacità patrimoniale dei filii familias
LONGO, Rosaria
2003-01-01
Abstract
Secondo il concorde orientamento dottrinale, il filius familias già in epoca classica sarebbe stato iure civili capace di obbligarsi verso terzi; ma non risultano soddisfacenti i tentativi volti a conciliare detta pretesa capacità con la ri-conosciuta impossibilità per il creditore di far valere in via esecutiva la propria pretesa, data l’incontestata incapa-cità del filius di essere titolare di un patrimonio. Per procedere ad un rinnovato vaglio critico dei dati testuali, viene anzitutto dimostrata l’inammissibilità della tra-laticia, e fuorviante, ricostruzione del lacunoso Gai. 3.104 e si propone una diversa integrazione del passo che vede la situazione del filius assimilata a quella degli altri alieni iuris. Si passa quindi a dimostrare l’incompatibilità dell’asserita autonoma responsabilità del filius familias con il regime dei debiti contratti dall’adrogatus ante adrogatio-nem, nonché con le disposizioni dell’editto pretorio sui filii emancipati, exheredati e abstenti. Anche relativamente alla prescrizione del senatusconsultum Macedonianum, si suggerisce una diversa lettura del disposto senatorio che, pre-supponendo l’incapacità del filius di obbligarsi pro se, spiegava i suoi effetti sulla responsabilità de peculio del pater. Solo nel diritto giustinianeo si delinea l’effettiva diversità di condizione del filius familias quale emerge dai testi del-la Compilazione, resi funzionali all’ormai riconosciuta capacità del filius di obbligarsi validamente, in quanto tito-lare di un patrimonio che il creditore può aggredire in caso di inadempimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.