La nostra analisi del pamphlet “Van Gogh, le suicidé de la société” sottolinea i tratti distintivi della prosa e i toni veementi di accusa contro la società che condanna i “suppliciés du langage”. Partendo dalla constatazione che le arti figurative hanno influenzato, sin dai suoi esordi, la produzione teatrale di Antonin Artaud, vedremo come l’interesse artistico lascia il posto alla forza illocutoria dell’enunciazione per esprimere una solidarietà fraterna e una comunione spirituale di due “aliénés authentiques” attraverso un (auto)ritratto sublime.

L’(auto)ritratto di Antonin Artaud. “Van Gogh le suicidé de la société"

PAVONE, LOREDANA
2007-01-01

Abstract

La nostra analisi del pamphlet “Van Gogh, le suicidé de la société” sottolinea i tratti distintivi della prosa e i toni veementi di accusa contro la società che condanna i “suppliciés du langage”. Partendo dalla constatazione che le arti figurative hanno influenzato, sin dai suoi esordi, la produzione teatrale di Antonin Artaud, vedremo come l’interesse artistico lascia il posto alla forza illocutoria dell’enunciazione per esprimere una solidarietà fraterna e una comunione spirituale di due “aliénés authentiques” attraverso un (auto)ritratto sublime.
2007
978-88-95104-57-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/104114
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