Il territorio rappresenta un bene economico-culturale da tutelare, preservandone la pluralità delle risorse materiali ed immateriali che comprendono non solo i sedimenti fisici ma anche le memorie, i riti e le tradizioni. L'A. nel presente contributo, indaga nuovi strumenti rappresentativi (rendering, fotogrammetria aerea, GIS3D, webGIS, immagini satellitari) che si muovono nell'ambito della conoscenza e comunicazione dell'immagine territoriale, per individuare un tipo di lettura globale, capace di ascoltare la metamorfosi naturale ed artificiale dell'ambiente naturale e vissuto, che il solo disegno non riesce a trasporre in maniera esaustiva. L’obiettivo è di individuare una rappresentazione che si erga quale strumento di lettura e monitorizzazione degli eventi spontanei e non, affinché si possa imparare dagli stessi processi naturali il modo più idoneo di agire e si possano proporre possibili chiavi di lettura che aprano le porte della coscienza di tutti coloro che intervengono spesso con violenza ed insipienza lungo le emergenze naturali (coste, crinali e pianure) portando alla perdita di qualità e quindi di godibilità del territorio
Il racconto del territorio attraverso i linguaggi della nuova era urbana, in F.Restuccia, M.Galizia, C.Santagati, Nuovi territori del segno e del disegno nell’era dell’informatizzazione,
GALIZIA, MARIATERESA
2007-01-01
Abstract
Il territorio rappresenta un bene economico-culturale da tutelare, preservandone la pluralità delle risorse materiali ed immateriali che comprendono non solo i sedimenti fisici ma anche le memorie, i riti e le tradizioni. L'A. nel presente contributo, indaga nuovi strumenti rappresentativi (rendering, fotogrammetria aerea, GIS3D, webGIS, immagini satellitari) che si muovono nell'ambito della conoscenza e comunicazione dell'immagine territoriale, per individuare un tipo di lettura globale, capace di ascoltare la metamorfosi naturale ed artificiale dell'ambiente naturale e vissuto, che il solo disegno non riesce a trasporre in maniera esaustiva. L’obiettivo è di individuare una rappresentazione che si erga quale strumento di lettura e monitorizzazione degli eventi spontanei e non, affinché si possa imparare dagli stessi processi naturali il modo più idoneo di agire e si possano proporre possibili chiavi di lettura che aprano le porte della coscienza di tutti coloro che intervengono spesso con violenza ed insipienza lungo le emergenze naturali (coste, crinali e pianure) portando alla perdita di qualità e quindi di godibilità del territorioFile | Dimensione | Formato | |
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