Il paper mira a valutare l’importanza che ha il processo di crescente individualizzazione nei cambiamenti etici e relazionali ascrivibili ai giovani, comparando il caso italiano con quello del contesto europeo e valutando, in tal senso, se si possa rilevare un “allineamento etico” – in particolare tra i giovani - o se permanga uno scostamento legato anche al contesto di riferimento, sovrapponibile alla nota distinzione tra orientamenti etici universali rilevati da Swartz. L’autore ha sviluppato una rappresentazione schematica dell’universo valoriale centrata su due dimensioni di ordine superiore: l’apertura al cambiamento in contrapposizione con la conservazione e l’auto-trascendenza, contrapposta all’auto-realizzazione. È evidente che il crescente processo di individualizzazione nelle scelte etiche e di azione dovrebbe orientare le nuove generazioni verso la volontà di auto-realizzazione e, di conseguenza, verso l’apertura al cambiamento. Sul piano concreto, però, l’orientamento individualizzato può generare incertezza e percezione del rischio, limitando le opzioni di apertura alla realtà socio-politica o, in generale, di azione collettiva. Lo studio si sofferma sull’analisi di queste dinamiche valutandone la rilevanza attraverso l’impiego di dati dell’European Value Study. Ci si chiede, alla luce di queste considerazioni, quali meccanismi sociali e relazionali incentivino o inibiscano la partecipazione ‘individualizzata’ e quali meccanismi spingano i giovani, invece, verso forme di partecipazione istituzionalizzata e/o tradizionale.

Etica, individualizzazione e orientamenti partecipativi (presentazione a convegno)

GOZZO, SIMONA MANUELA;SAMPUGNARO R.
2015-01-01

Abstract

Il paper mira a valutare l’importanza che ha il processo di crescente individualizzazione nei cambiamenti etici e relazionali ascrivibili ai giovani, comparando il caso italiano con quello del contesto europeo e valutando, in tal senso, se si possa rilevare un “allineamento etico” – in particolare tra i giovani - o se permanga uno scostamento legato anche al contesto di riferimento, sovrapponibile alla nota distinzione tra orientamenti etici universali rilevati da Swartz. L’autore ha sviluppato una rappresentazione schematica dell’universo valoriale centrata su due dimensioni di ordine superiore: l’apertura al cambiamento in contrapposizione con la conservazione e l’auto-trascendenza, contrapposta all’auto-realizzazione. È evidente che il crescente processo di individualizzazione nelle scelte etiche e di azione dovrebbe orientare le nuove generazioni verso la volontà di auto-realizzazione e, di conseguenza, verso l’apertura al cambiamento. Sul piano concreto, però, l’orientamento individualizzato può generare incertezza e percezione del rischio, limitando le opzioni di apertura alla realtà socio-politica o, in generale, di azione collettiva. Lo studio si sofferma sull’analisi di queste dinamiche valutandone la rilevanza attraverso l’impiego di dati dell’European Value Study. Ci si chiede, alla luce di queste considerazioni, quali meccanismi sociali e relazionali incentivino o inibiscano la partecipazione ‘individualizzata’ e quali meccanismi spingano i giovani, invece, verso forme di partecipazione istituzionalizzata e/o tradizionale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/104407
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