Un piccolo corpus di iscrizioni, quasi tutte in lingua greca, rinvenute nei pressi di Antiochia di Pisidia, antica e importante colonia augustea d’Asia Minore, offre dati preziosi sull’esistenza nel III secolo d.C. di una confraternita religiosa, quella degli Xenoi Tekmoreioi, i cui membri risiedevano prevalentemente in comunità di villaggio e portavano antroponimi di derivazione greca, romana e indigena. Si tratta, in genere, di lunghi elenchi di sottoscrizioni indicanti il nome, il patronimico e l’etnico del donatore nonché le contribuzioni in denarii versate da ciascun membro dell’associazione per gli arredi del santuario o per le spese del culto di divinità come Artemide, Zeus, Helios, Tyche o l’imperatore, adorate secondo un rituale che prevedeva la conoscenza di un misterioso tekmor. Dopo un’Introduzione, dedicata ai più recenti e significativi approcci storiografici all’“epigrafia del villaggio”, il volume si articola in due Parti, la prima riguardante i contesti di rinvenimento, la classificazione e la datazione delle epigrafi (Capitolo I), il testo e la traduzione dei documenti (Capitolo II) e la schedatura dei siti (Capitolo III), e la seconda concernente l’entità delle somme donate e le forme di proprietà terriera (Capitolo IV), la composizione sociale dei dedicanti (Capitolo V), i luoghi di culto e le divinità venerate dalla confraternita (Capitolo VI); chiudono il libro alcune Considerazioni conclusive, gli Indici e la Bibliografia.

Comunità di villaggio nell'Anatolia romana. Il dossier epigrafico degli Xenoi Tekmoreioi

ARENA, Gaetano Maria
2017-01-01

Abstract

Un piccolo corpus di iscrizioni, quasi tutte in lingua greca, rinvenute nei pressi di Antiochia di Pisidia, antica e importante colonia augustea d’Asia Minore, offre dati preziosi sull’esistenza nel III secolo d.C. di una confraternita religiosa, quella degli Xenoi Tekmoreioi, i cui membri risiedevano prevalentemente in comunità di villaggio e portavano antroponimi di derivazione greca, romana e indigena. Si tratta, in genere, di lunghi elenchi di sottoscrizioni indicanti il nome, il patronimico e l’etnico del donatore nonché le contribuzioni in denarii versate da ciascun membro dell’associazione per gli arredi del santuario o per le spese del culto di divinità come Artemide, Zeus, Helios, Tyche o l’imperatore, adorate secondo un rituale che prevedeva la conoscenza di un misterioso tekmor. Dopo un’Introduzione, dedicata ai più recenti e significativi approcci storiografici all’“epigrafia del villaggio”, il volume si articola in due Parti, la prima riguardante i contesti di rinvenimento, la classificazione e la datazione delle epigrafi (Capitolo I), il testo e la traduzione dei documenti (Capitolo II) e la schedatura dei siti (Capitolo III), e la seconda concernente l’entità delle somme donate e le forme di proprietà terriera (Capitolo IV), la composizione sociale dei dedicanti (Capitolo V), i luoghi di culto e le divinità venerate dalla confraternita (Capitolo VI); chiudono il libro alcune Considerazioni conclusive, gli Indici e la Bibliografia.
2017
978-88-6318-137-1
Impero; Territorio; Città; Epigrafia; Società; Economia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/105035
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