Il libro si inserisce in quel filone di ricerca, definito Antropologia dell’Educazione, che in Europa e negli Stati Uniti analizza i processi di trasmissione e acquisizione culturale - formali e informali - attraverso l’uso dei metodi etnografici e l’apparato concettuale dell’antropologia culturale. L’istituzione scolastica e le pratiche che vi hanno luogo vengono considerate come il prodotto contestuale di ciò che i soggetti fanno nel dettaglio della vita quotidiana e del modo in cui essi re-interpretano il proprio comportamento. La “cultura”, in tal senso, è intesa non come qualcosa di cui gli individui possono rivendicare il possesso, qualcosa che essi interiorizzano o conservano in un luogo psicologico astratto, ma come un processo assolutamente situazionale che si compie nell’interazione e va studiato in contesto. Nella prima parte del libro l’autrice propone al lettore una breve rassegna dei principali contributi che il settore dell’antropologia educativa ha offerto allo studio del rendimento scolastico degli alunni di minoranza; la seconda e terza parte, invece, hanno un carattere maggiormente etnografico. L’antropologa descrive i risultati di una ricerca sul campo condotta in una scuola elementare e materna ubicata nel Comune di Roma. L’obiettivo che ispira l’analisi è quello di studiare su quale terreno valoriale e identitario sedimentino le esperienze didattiche e organizzative promosse dall’istituto nell’ambito di un progetto volto a favorire l’integrazione attiva degli alunni stranieri nell’ottica dell’interculturalità. I risultati della ricerca mettono in luce l’esistenza di un curriculum latente che cammina parallelamente e si intreccia con quello esplicito, in cui l’accoglienza, pur caldeggiata dalla scuola e in taluni casi dalle stesse famiglie, e rilanciata in visione della messa in pratica delle politiche dell’Autonomia, si rivela problematica quando si passa a considerare le relazioni informali all’interno dei diversi gruppi di pari, dei bambini e degli adulti.

Prospettive antropologiche sull’educazione. Teorie, metodi ed esperienze etnografiche

BENADUSI, Mara
2005-01-01

Abstract

Il libro si inserisce in quel filone di ricerca, definito Antropologia dell’Educazione, che in Europa e negli Stati Uniti analizza i processi di trasmissione e acquisizione culturale - formali e informali - attraverso l’uso dei metodi etnografici e l’apparato concettuale dell’antropologia culturale. L’istituzione scolastica e le pratiche che vi hanno luogo vengono considerate come il prodotto contestuale di ciò che i soggetti fanno nel dettaglio della vita quotidiana e del modo in cui essi re-interpretano il proprio comportamento. La “cultura”, in tal senso, è intesa non come qualcosa di cui gli individui possono rivendicare il possesso, qualcosa che essi interiorizzano o conservano in un luogo psicologico astratto, ma come un processo assolutamente situazionale che si compie nell’interazione e va studiato in contesto. Nella prima parte del libro l’autrice propone al lettore una breve rassegna dei principali contributi che il settore dell’antropologia educativa ha offerto allo studio del rendimento scolastico degli alunni di minoranza; la seconda e terza parte, invece, hanno un carattere maggiormente etnografico. L’antropologa descrive i risultati di una ricerca sul campo condotta in una scuola elementare e materna ubicata nel Comune di Roma. L’obiettivo che ispira l’analisi è quello di studiare su quale terreno valoriale e identitario sedimentino le esperienze didattiche e organizzative promosse dall’istituto nell’ambito di un progetto volto a favorire l’integrazione attiva degli alunni stranieri nell’ottica dell’interculturalità. I risultati della ricerca mettono in luce l’esistenza di un curriculum latente che cammina parallelamente e si intreccia con quello esplicito, in cui l’accoglienza, pur caldeggiata dalla scuola e in taluni casi dalle stesse famiglie, e rilanciata in visione della messa in pratica delle politiche dell’Autonomia, si rivela problematica quando si passa a considerare le relazioni informali all’interno dei diversi gruppi di pari, dei bambini e degli adulti.
2005
88-8829-431-7
Antropologia dell'educazione; Intercultura; Etnografia scolastica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/105918
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