Il desiderio di poter persistere nel tempo, al di la della vita fisica, attraverso le proprie opere e la progenie è una delle molle più forti che indirizza scelte e azioni dell’essere umano. L’impulso dell’ “ambizione”, potente ed innata aspirazione di lasciare un segno, di andare oltre i propri limiti, aldilà della dimensione spazio-tempo, spinge gli uomini a progettare “grandi opere” e a delineare il futuro oltre il prevedibile. Le imprese familiari rendono possibile l’idea di perpetuare il proprio nome e la propria azione nel tempo. Consentono, se ben gestite, di preservare, anzi amplificare, il patrimonio accumulato nella vita, affidando le potenzialità economiche connesse con l’attività d’impresa alle generazioni future. La “Family Business Sustainability” è la capacità di assicurare la persistenza e sostenibilità dell’impresa familiare, coniugando continuità del mito familiare con responsabilità sociale e creazione di comunità di valori e di intenti. Il tema della longevità o della persistenza dell’impresa familiare è uno degli argomenti principali su cui si concentrano i contributi teorici ed empirici sul family business. L’accezione di Family Business Sustainability, oltre naturalmente a ricomprendere il tema del passaggio intergenerazionale e della capacità di mantenimento degli assetti economico-finanziari nel tempo, introduce una dimensione più articolata. Lo sostenibilità dell’impresa familiare è diretta alla costruzione del “Mito” dell’impresa/famiglia e della capacità di questo binomio di incidere oltre i confini dell’impresa stessa, mantenendo vive e valorizzando le tradizioni produttive dei territori ed i processi di costruzione sociale ed imprenditoriale delle comunità di riferimento. La riflessione sul grado di longevità appare assai stimolante, anche perché la capacità di persistenza di un modello di business familiare nel tempo è il risultato del percorso co-evolutivo di due sistemi complessi: da un lato, la crescita e lo sviluppo dell’impresa, dall’altro la crescita/stabilità della famiglia. Se si riflette, ad eccezione di quella monarchico-imperiale, la dinastia economica è l’unico modo attraverso cui la famiglia assicura la propria sopravvivenza nei secoli. Assicurare la longevità familiare significa governare le apparenti contraddizioni che caratterizzano le imprese familiari che si trovano costrette a gestire una relazione simbiotica tra due organismi, “famiglia” e “impresa”, che hanno percorsi, istanze e spesso finalità differenti, ma che dialetticamente si confrontano, mutano e co-evolvono. L’azienda si rinnova e si adatta strategicamente al cambiamento ed in tal modo assicura la permanenza della famiglia e dei suoi eredi in una delicatissima e fragile alchimia tra cambiamento e mantenimento, apertura e chiusura, innovazione e tradizione. Il perimetro concettuale della sostenibilità, che deriva da un’abbondante tradizione di studi e di ricerche soprattutto nel campo dell’ambiente e della sua salvaguardia, conferisce alla naturale e legittima tensione dell’impresa familiare di perdurare nel tempo una dimensione sociale ed etica. Oggi si avverte sempre di più la necessità di modelli economici di sviluppo basati sulla valorizzazione delle persone e sulla dimensione sociale e civile di una comunità. Un nuovo Capitalismo consapevole (Conscious Capitalism) si afferma quale filosofia emergente, diretta a perseguire finalità etiche basate sulla ricerca di comportamenti integri e virtuosi. Il Capitalismo familiare, legato al lavoro, all’impresa ed al territorio, ha da sempre messo in discussione gli obiettivi meramente economici ed utilitaristici propri dei modelli concorrenziali capitalistici ed i relativi effetti perversi. L’idea naturale ed innata delle imprese familiari di persistere oltre il fondatore, in una continuità intergenerazionale di valori e di ricchezza, si fonda oggi su un nuovo concetto di “sostenibilità familiare”. La “Family Business Sustainability” è dunque la capacità di assicurare la persistenza dell’impresa familiare nel tempo, coniugando continuità del mito familiare con responsabilità sociale e creazione di comunità di valori e di intenti. La sostenibilità richiede un atteggiamento perdurante e duraturo che consenta all’impresa familiare di trasmettere i valori oltre il contingente. Ciò risulterà premiante anche sotto il profilo economico perché si consolidano le risorse intangibili e la reputazione, quali fattori differenziali del potenziale competitivo dell’impresa. La reputazione della famiglia fondatrice è il principale intangible asset che viene conferito ad un’ impresa sin dalla fase del suo start-up. Più avanti nel tempo, è sempre la reputazione della famiglia fondatrice a garantire l’accesso al credito ed il buon esito dei progetti d’investimento, così come il nome della famiglia si intreccia nel tempo con quello dell’impresa e dei suoi prodotti in un processo dinamico di costruzione della brand image. Sebbene l’interesse sulla corporate reputation appaia sempre più cogente, solo un numero limitato di studi ha affrontato in letteratura il tema del Family Business Reputation. In generale, la reputazione è il più importante asset di una famiglia ed assume un impatto intergenerazionale sulla preservazione della ricchezza , sui diritti di proprietà e sullo sviluppo futuro del business: essa può determinare se si è o meno invitati al “tavolo” per la “next business opportunity”. Per l’impresa familiare investire in Reputazione e Family Business Sustainability significa effettivamente credere nell’importanza dell’adozione di un approccio aperto, etico e responsabile nei confronti della comunità, ma allo stesso tempo anche valorizzare il ritorno in termini di “fiducia” e “reputazione” che i percorsi di reciprocità e di cooperazione sono in grado di generare. Impegnarsi in questa direzione conviene dunque a condizione che si sia intimamente convinti e ci si creda realmente. Reputazione e sostenibilità intergenerazionale sono strettamente legati alla capacità di costruzione del mito di famiglia ed alla risonanza di tale mito nel tempo, per amplificarne raggio d’azione e “moral suasion”. La creazione del mito della famiglia, inteso quale narrazione investita di sacralità, densa di significati spirituali e quasi religiosi contribuisce, in un circuito virtuoso di esperienze, alla costruzione del racconto-verità dell’impresa e dei suo protagonisti. E così una rappresentazione mitica dell’impresa familiare, in parte circostanziata da fatti documentabili, in parte alimentata dalla narrazione, diviene un elemento fondamentale del rapporto famiglia-impresa, anche attraverso la creazione ed il mantenimento del consenso specie in ambienti complessi. La famiglia ha il compito di custodire tale mito, di non offuscarlo con le proprie derive, ma anche di innovarne contenuti per mantenere la fiamma accesa nel tempo. Le Fondazioni di Famiglia si propongono sempre più quali centri di fiducia delle relazioni famiglia-impresa-ambiente, strumenti attivi per sostenere la reputazione, narrazioni reiterate del mito per costruire archetipi retorici. Questi contenitori del racconto del discorso sulla famiglia sviluppano una trama, attraverso percorsi strategici in parte emergenti, in parte deliberati, che concerne il destino della dinastia, che precede e ne disegna la storia, che produce “proiezioni” di ciò che l’impresa familiare è destinata a diventare. La Fondazione consente di traslare il sogno appartenente alla memoria degli individui nel mito introiettato nella memoria collettiva, in una costruzione operativa del desiderabile e, dunque, del possibile. Aldilà delle traiettorie strategiche e dei percorsi più o meno contingenti, l’essenza intima delle Fondazioni coincide dunque con la capacità di assicurare la Family Business Sustainability, comprendendo, in una dimensione più articolata, il tema del passaggio intergenerazionale e quello del mantenimento degli assetti patrimoniali nel tempo. Lo studio delle Fondazioni può fornire un utile contributo alla comprensione del fenomeno della longevità e delle modalità evolutive delle dinastie familiari, oggetto specifico di una teoria sul family business. La Fondazione, in quanto entità esterna all’impresa, ma idiosincraticamente incorporata nel perimetro valoriale della famiglia, possiede una doppia natura (interna-esterna) e si propone quale diaframma co-evolutivo, centro di fiducia, per regolare la gara evolutiva dei due sub-sistemi, aldilà delle pressioni esercitate dalle soggettività che si confrontano nel tempo e che a volte tendono a generare processi di dissipazione del patrimonio familiare. La Fondazione consente alla dinastia imprenditoriale di mantenere la ricchezza consolidata, cercando di preservare e sviluppare, nel corso delle generazioni, il patrimonio familiare. Tale patrimonio non deve essere ricondotto semplicemente alla componente finanziaria, bensì, in una prospettiva più ampia, contemplare gli intangibles asset della famiglia (capitale intellettuale, relazionale, reputazionale, sociale, di fiducia). Dal bisogno della conservazione della ricchezza accumulata in vita, sentimento innato nell’uomo, con la creazione e lo sviluppo di una Fondazione si passa ad una protezione collettiva e condivisa del patrimonio dell’impresa familiare, in un’accezione più ampia di ricchezza che significa benessere della comunità, costruzione di opportunità e percorsi di radicamento ed ispessimento delle relazioni tra le imprese e gli ambienti produttivi e sociali. Le Fondazioni di famiglia rappresentano il luogo ideale, per garantire la longevità nel tempo, delineare un percorso processuale ed unitario, alimentare la sostenibilità dell’impresa di famiglia.
Le Fondazioni tra mito di famiglia e sostenibilità intergenerazionale
SCHILLACI, Carmela;ROMANO, Marco
2012-01-01
Abstract
Il desiderio di poter persistere nel tempo, al di la della vita fisica, attraverso le proprie opere e la progenie è una delle molle più forti che indirizza scelte e azioni dell’essere umano. L’impulso dell’ “ambizione”, potente ed innata aspirazione di lasciare un segno, di andare oltre i propri limiti, aldilà della dimensione spazio-tempo, spinge gli uomini a progettare “grandi opere” e a delineare il futuro oltre il prevedibile. Le imprese familiari rendono possibile l’idea di perpetuare il proprio nome e la propria azione nel tempo. Consentono, se ben gestite, di preservare, anzi amplificare, il patrimonio accumulato nella vita, affidando le potenzialità economiche connesse con l’attività d’impresa alle generazioni future. La “Family Business Sustainability” è la capacità di assicurare la persistenza e sostenibilità dell’impresa familiare, coniugando continuità del mito familiare con responsabilità sociale e creazione di comunità di valori e di intenti. Il tema della longevità o della persistenza dell’impresa familiare è uno degli argomenti principali su cui si concentrano i contributi teorici ed empirici sul family business. L’accezione di Family Business Sustainability, oltre naturalmente a ricomprendere il tema del passaggio intergenerazionale e della capacità di mantenimento degli assetti economico-finanziari nel tempo, introduce una dimensione più articolata. Lo sostenibilità dell’impresa familiare è diretta alla costruzione del “Mito” dell’impresa/famiglia e della capacità di questo binomio di incidere oltre i confini dell’impresa stessa, mantenendo vive e valorizzando le tradizioni produttive dei territori ed i processi di costruzione sociale ed imprenditoriale delle comunità di riferimento. La riflessione sul grado di longevità appare assai stimolante, anche perché la capacità di persistenza di un modello di business familiare nel tempo è il risultato del percorso co-evolutivo di due sistemi complessi: da un lato, la crescita e lo sviluppo dell’impresa, dall’altro la crescita/stabilità della famiglia. Se si riflette, ad eccezione di quella monarchico-imperiale, la dinastia economica è l’unico modo attraverso cui la famiglia assicura la propria sopravvivenza nei secoli. Assicurare la longevità familiare significa governare le apparenti contraddizioni che caratterizzano le imprese familiari che si trovano costrette a gestire una relazione simbiotica tra due organismi, “famiglia” e “impresa”, che hanno percorsi, istanze e spesso finalità differenti, ma che dialetticamente si confrontano, mutano e co-evolvono. L’azienda si rinnova e si adatta strategicamente al cambiamento ed in tal modo assicura la permanenza della famiglia e dei suoi eredi in una delicatissima e fragile alchimia tra cambiamento e mantenimento, apertura e chiusura, innovazione e tradizione. Il perimetro concettuale della sostenibilità, che deriva da un’abbondante tradizione di studi e di ricerche soprattutto nel campo dell’ambiente e della sua salvaguardia, conferisce alla naturale e legittima tensione dell’impresa familiare di perdurare nel tempo una dimensione sociale ed etica. Oggi si avverte sempre di più la necessità di modelli economici di sviluppo basati sulla valorizzazione delle persone e sulla dimensione sociale e civile di una comunità. Un nuovo Capitalismo consapevole (Conscious Capitalism) si afferma quale filosofia emergente, diretta a perseguire finalità etiche basate sulla ricerca di comportamenti integri e virtuosi. Il Capitalismo familiare, legato al lavoro, all’impresa ed al territorio, ha da sempre messo in discussione gli obiettivi meramente economici ed utilitaristici propri dei modelli concorrenziali capitalistici ed i relativi effetti perversi. L’idea naturale ed innata delle imprese familiari di persistere oltre il fondatore, in una continuità intergenerazionale di valori e di ricchezza, si fonda oggi su un nuovo concetto di “sostenibilità familiare”. La “Family Business Sustainability” è dunque la capacità di assicurare la persistenza dell’impresa familiare nel tempo, coniugando continuità del mito familiare con responsabilità sociale e creazione di comunità di valori e di intenti. La sostenibilità richiede un atteggiamento perdurante e duraturo che consenta all’impresa familiare di trasmettere i valori oltre il contingente. Ciò risulterà premiante anche sotto il profilo economico perché si consolidano le risorse intangibili e la reputazione, quali fattori differenziali del potenziale competitivo dell’impresa. La reputazione della famiglia fondatrice è il principale intangible asset che viene conferito ad un’ impresa sin dalla fase del suo start-up. Più avanti nel tempo, è sempre la reputazione della famiglia fondatrice a garantire l’accesso al credito ed il buon esito dei progetti d’investimento, così come il nome della famiglia si intreccia nel tempo con quello dell’impresa e dei suoi prodotti in un processo dinamico di costruzione della brand image. Sebbene l’interesse sulla corporate reputation appaia sempre più cogente, solo un numero limitato di studi ha affrontato in letteratura il tema del Family Business Reputation. In generale, la reputazione è il più importante asset di una famiglia ed assume un impatto intergenerazionale sulla preservazione della ricchezza , sui diritti di proprietà e sullo sviluppo futuro del business: essa può determinare se si è o meno invitati al “tavolo” per la “next business opportunity”. Per l’impresa familiare investire in Reputazione e Family Business Sustainability significa effettivamente credere nell’importanza dell’adozione di un approccio aperto, etico e responsabile nei confronti della comunità, ma allo stesso tempo anche valorizzare il ritorno in termini di “fiducia” e “reputazione” che i percorsi di reciprocità e di cooperazione sono in grado di generare. Impegnarsi in questa direzione conviene dunque a condizione che si sia intimamente convinti e ci si creda realmente. Reputazione e sostenibilità intergenerazionale sono strettamente legati alla capacità di costruzione del mito di famiglia ed alla risonanza di tale mito nel tempo, per amplificarne raggio d’azione e “moral suasion”. La creazione del mito della famiglia, inteso quale narrazione investita di sacralità, densa di significati spirituali e quasi religiosi contribuisce, in un circuito virtuoso di esperienze, alla costruzione del racconto-verità dell’impresa e dei suo protagonisti. E così una rappresentazione mitica dell’impresa familiare, in parte circostanziata da fatti documentabili, in parte alimentata dalla narrazione, diviene un elemento fondamentale del rapporto famiglia-impresa, anche attraverso la creazione ed il mantenimento del consenso specie in ambienti complessi. La famiglia ha il compito di custodire tale mito, di non offuscarlo con le proprie derive, ma anche di innovarne contenuti per mantenere la fiamma accesa nel tempo. Le Fondazioni di Famiglia si propongono sempre più quali centri di fiducia delle relazioni famiglia-impresa-ambiente, strumenti attivi per sostenere la reputazione, narrazioni reiterate del mito per costruire archetipi retorici. Questi contenitori del racconto del discorso sulla famiglia sviluppano una trama, attraverso percorsi strategici in parte emergenti, in parte deliberati, che concerne il destino della dinastia, che precede e ne disegna la storia, che produce “proiezioni” di ciò che l’impresa familiare è destinata a diventare. La Fondazione consente di traslare il sogno appartenente alla memoria degli individui nel mito introiettato nella memoria collettiva, in una costruzione operativa del desiderabile e, dunque, del possibile. Aldilà delle traiettorie strategiche e dei percorsi più o meno contingenti, l’essenza intima delle Fondazioni coincide dunque con la capacità di assicurare la Family Business Sustainability, comprendendo, in una dimensione più articolata, il tema del passaggio intergenerazionale e quello del mantenimento degli assetti patrimoniali nel tempo. Lo studio delle Fondazioni può fornire un utile contributo alla comprensione del fenomeno della longevità e delle modalità evolutive delle dinastie familiari, oggetto specifico di una teoria sul family business. La Fondazione, in quanto entità esterna all’impresa, ma idiosincraticamente incorporata nel perimetro valoriale della famiglia, possiede una doppia natura (interna-esterna) e si propone quale diaframma co-evolutivo, centro di fiducia, per regolare la gara evolutiva dei due sub-sistemi, aldilà delle pressioni esercitate dalle soggettività che si confrontano nel tempo e che a volte tendono a generare processi di dissipazione del patrimonio familiare. La Fondazione consente alla dinastia imprenditoriale di mantenere la ricchezza consolidata, cercando di preservare e sviluppare, nel corso delle generazioni, il patrimonio familiare. Tale patrimonio non deve essere ricondotto semplicemente alla componente finanziaria, bensì, in una prospettiva più ampia, contemplare gli intangibles asset della famiglia (capitale intellettuale, relazionale, reputazionale, sociale, di fiducia). Dal bisogno della conservazione della ricchezza accumulata in vita, sentimento innato nell’uomo, con la creazione e lo sviluppo di una Fondazione si passa ad una protezione collettiva e condivisa del patrimonio dell’impresa familiare, in un’accezione più ampia di ricchezza che significa benessere della comunità, costruzione di opportunità e percorsi di radicamento ed ispessimento delle relazioni tra le imprese e gli ambienti produttivi e sociali. Le Fondazioni di famiglia rappresentano il luogo ideale, per garantire la longevità nel tempo, delineare un percorso processuale ed unitario, alimentare la sostenibilità dell’impresa di famiglia.File | Dimensione | Formato | |
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