Ragusa is designed as the most "Italian" Sicilian provinces. Between 1943 and 1960 it is characterized by greater participation in the vote and for an early leading role of mass parties. Its history contributes to draw a more complex picture of postwar Sicily. The book delves into the historiographical node on the moment of the Foundation of the new State Republican and, in particular, investigates on its continuity and/or break with the previous two decades. If the fascist party had conveyed the deep forces of the nation in a hierarchical structure, urging a movement that went from the Center to the periphery, the mass parties of the Republican era represented a political will from the periphery was moving toward the Center. As regards the first local administrative political class, the advent of democracy, despite some elements of continuity, undoubtedly marks a break with the past. In a context of gradual modernization of socio-economic structure, the advent of mass parties helped set the scene for the tertiarisation and the professionalization of the ruling class and the gradual decline in importance of notability. The parties held at local level the role of integrating social classes before excluded from political life, bringing the Government a political administrations again, coinciding with major changes (political, economic and social) that were maturing in the country.

Quella di Ragusa si configura come la più “italiana” delle province siciliane. Tra il 1943 e il 1960 essa si caratterizza per una maggiore partecipazione al voto e per un precoce protagonismo dei partiti di massa. La sua storia contribuisce dunque a tracciare un quadro più articolato della Sicilia postbellica. Il volume approfondisce il nodo storiografico riguardante il momento di fondazione del nuovo Stato repubblicano e, in particolare, indaga sulla sua continuità e/o rottura con il ventennio precedente. Se il partito unico fascista aveva convogliato le forze profonde della nazione in una struttura gerarchica, sollecitando un movimento che andava dal centro alla periferia, i partiti di massa dell’età repubblicana rappresentavano una volontà politica che dalla periferia si muoveva verso il centro. Per quanto riguarda il primo ceto politico amministrativo locale, l’avvento della democrazia, pur in presenza di alcuni elementi di continuità, segna indubbiamente una frattura con il passato. In un contesto di graduale modernizzazione della struttura socio-economica, l’avvento dei partiti di massa contribuì a creare le premesse per la terziarizzazione e la professionalizzazione della classe dirigente municipale e il graduale declino della centralità dei notabili. I partiti svolsero a livello locale un ruolo di integrazione di ceti sociali prima esclusi dalla vita politica, portando al governo delle amministrazioni un ceto politico nuovo, in coincidenza con i grandi cambiamenti (politici, economici e sociali) che stavano maturando nel paese.

La Repubblica a Mezzogiorno. Classi dirigenti e potere locale in provincia di Ragusa (1943-1960)

POIDOMANI, GIANCARLO
2013-01-01

Abstract

Ragusa is designed as the most "Italian" Sicilian provinces. Between 1943 and 1960 it is characterized by greater participation in the vote and for an early leading role of mass parties. Its history contributes to draw a more complex picture of postwar Sicily. The book delves into the historiographical node on the moment of the Foundation of the new State Republican and, in particular, investigates on its continuity and/or break with the previous two decades. If the fascist party had conveyed the deep forces of the nation in a hierarchical structure, urging a movement that went from the Center to the periphery, the mass parties of the Republican era represented a political will from the periphery was moving toward the Center. As regards the first local administrative political class, the advent of democracy, despite some elements of continuity, undoubtedly marks a break with the past. In a context of gradual modernization of socio-economic structure, the advent of mass parties helped set the scene for the tertiarisation and the professionalization of the ruling class and the gradual decline in importance of notability. The parties held at local level the role of integrating social classes before excluded from political life, bringing the Government a political administrations again, coinciding with major changes (political, economic and social) that were maturing in the country.
2013
9788896950760
Quella di Ragusa si configura come la più “italiana” delle province siciliane. Tra il 1943 e il 1960 essa si caratterizza per una maggiore partecipazione al voto e per un precoce protagonismo dei partiti di massa. La sua storia contribuisce dunque a tracciare un quadro più articolato della Sicilia postbellica. Il volume approfondisce il nodo storiografico riguardante il momento di fondazione del nuovo Stato repubblicano e, in particolare, indaga sulla sua continuità e/o rottura con il ventennio precedente. Se il partito unico fascista aveva convogliato le forze profonde della nazione in una struttura gerarchica, sollecitando un movimento che andava dal centro alla periferia, i partiti di massa dell’età repubblicana rappresentavano una volontà politica che dalla periferia si muoveva verso il centro. Per quanto riguarda il primo ceto politico amministrativo locale, l’avvento della democrazia, pur in presenza di alcuni elementi di continuità, segna indubbiamente una frattura con il passato. In un contesto di graduale modernizzazione della struttura socio-economica, l’avvento dei partiti di massa contribuì a creare le premesse per la terziarizzazione e la professionalizzazione della classe dirigente municipale e il graduale declino della centralità dei notabili. I partiti svolsero a livello locale un ruolo di integrazione di ceti sociali prima esclusi dalla vita politica, portando al governo delle amministrazioni un ceto politico nuovo, in coincidenza con i grandi cambiamenti (politici, economici e sociali) che stavano maturando nel paese.
Italia; Politica; Costruzione dello Stato
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