L'amenità complessiva del paesaggio siciliano è minacciata dal suo spezzarsi in un mosaico di situazioni locali e settoriali molto diverse, mal gestite, preda di interessi particolari, non facilmente comprensibili secondo - una altrimenti necessaria - unità di intenti di programmazione e gestione territoriale. Per questo, si sono volute trattare più da vicino alcune emergenze ambientali causate da vistosi fenomeni di "mutazione" territoriale, che hanno sostanzialmente modificato il paesaggio dell'isola in un breve lasso di tempo e che richiederebbero una visione strategicamente unitaria di intervento mirata ad una gestione più attenta. Quattro sono i fenomeni che appaiono degni di maggiore attenzione. Innanzitutto la crescita e la concentrazione della popolazione nelle aree urbane, segnatamente in quelle costiere, subito dopo, la perdurante presenza di poli industriali molto inquinanti, in specie gli stabilimenti petrolchimici, quindi il radicale cambiamento che sta affrontando l'attività agricola, infine la crescita incontrollata delle attività turistiche, quasi esclusivamente localizzate lungo la costa, che non fa altro che aggravare sia la "litoralizzazione" di quasi tutte le attività antropiche sia il divario tra zone interne e costiere della regione. Un breve cenno è dedicato anche al fenomeno della diffusione di centri commerciali in zone vicine alle città. Il lavoro, quindi, affronta i fenomeni di modificazione del territorio attraverso l'analisi di alcuni episodi paesaggistici emblematici, tenendo comunque in debito conto la necessità di una visione unitaria della gestione territoriale. La prima parte del libro propone l'inquadramento del problema del rapporto tra attività di gestione del territorio ed esiti paesaggistici, anche con qualche richiamo ai tentativi passati di adottare in Italia politiche di programmazione generale dell'economia e del territorio e con riferimento all'autonomia politico-amministrativa della Regione Sicilia. Quindi tratta il territorio e il paesaggio siciliani visti nella loro evoluzione fino ai giorni nostri, evidenziando i caratteri peculiari della Sicilia come isola-continente e come risultato dell'incensante attività umana che, pur vincolata da elementi naturali imprescindibili, non ha mai smesso di voler affermare la propria volontà sulle forze della natura. La seconda è dedicata alla trattazione dei fenomeni territoriali emergenti che hanno causato le modifiche più vistose del paesaggio; come detto, il mutamento della densità e della distribuzione geografica della popolazione, dell'industria, dell'agricoltura e del turismo. Non si tralascia di dare qualche cenno al fenomeno nuovo della diffusione di centri commerciali gestiti dalla GDO (grande distribuzione organizzata) quasi sempre localizzati vicino alle città.

Paesaggio in Sicilia. Dialogo territoriale ed episodi paesaggistici

CANNIZZARO, SALVATORE;
2013-01-01

Abstract

L'amenità complessiva del paesaggio siciliano è minacciata dal suo spezzarsi in un mosaico di situazioni locali e settoriali molto diverse, mal gestite, preda di interessi particolari, non facilmente comprensibili secondo - una altrimenti necessaria - unità di intenti di programmazione e gestione territoriale. Per questo, si sono volute trattare più da vicino alcune emergenze ambientali causate da vistosi fenomeni di "mutazione" territoriale, che hanno sostanzialmente modificato il paesaggio dell'isola in un breve lasso di tempo e che richiederebbero una visione strategicamente unitaria di intervento mirata ad una gestione più attenta. Quattro sono i fenomeni che appaiono degni di maggiore attenzione. Innanzitutto la crescita e la concentrazione della popolazione nelle aree urbane, segnatamente in quelle costiere, subito dopo, la perdurante presenza di poli industriali molto inquinanti, in specie gli stabilimenti petrolchimici, quindi il radicale cambiamento che sta affrontando l'attività agricola, infine la crescita incontrollata delle attività turistiche, quasi esclusivamente localizzate lungo la costa, che non fa altro che aggravare sia la "litoralizzazione" di quasi tutte le attività antropiche sia il divario tra zone interne e costiere della regione. Un breve cenno è dedicato anche al fenomeno della diffusione di centri commerciali in zone vicine alle città. Il lavoro, quindi, affronta i fenomeni di modificazione del territorio attraverso l'analisi di alcuni episodi paesaggistici emblematici, tenendo comunque in debito conto la necessità di una visione unitaria della gestione territoriale. La prima parte del libro propone l'inquadramento del problema del rapporto tra attività di gestione del territorio ed esiti paesaggistici, anche con qualche richiamo ai tentativi passati di adottare in Italia politiche di programmazione generale dell'economia e del territorio e con riferimento all'autonomia politico-amministrativa della Regione Sicilia. Quindi tratta il territorio e il paesaggio siciliani visti nella loro evoluzione fino ai giorni nostri, evidenziando i caratteri peculiari della Sicilia come isola-continente e come risultato dell'incensante attività umana che, pur vincolata da elementi naturali imprescindibili, non ha mai smesso di voler affermare la propria volontà sulle forze della natura. La seconda è dedicata alla trattazione dei fenomeni territoriali emergenti che hanno causato le modifiche più vistose del paesaggio; come detto, il mutamento della densità e della distribuzione geografica della popolazione, dell'industria, dell'agricoltura e del turismo. Non si tralascia di dare qualche cenno al fenomeno nuovo della diffusione di centri commerciali gestiti dalla GDO (grande distribuzione organizzata) quasi sempre localizzati vicino alle città.
2013
9788855532525
Sicilia, paesaggio, programmazione politica, pianificazione e gestione territoriale, squilibri territoriali, litoralizzazione, insediamenti urbani, industria, paesaggio agrario, turismo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/107577
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