Atti della vita quotidiana e tutela civile dell'incapace

Lo scritto costituisce una rivisitazione della nozione di "capacità" di agire operata attraverso l'analisi critica dell'istituto dell'amministrazione di sostegno e della capacità del beneficiario di compiere gli atti della vita quotidiana (art. 409, 2° comma, c.c.). Nel corso dell'indagine vengono affrontate problematiche funzionali rispetto al tema specificamente trattato e legate alla materia degli istituti familiari e degli atti c.d. personalissimi. In tale sede si cerca di dare un contributo, anche attraverso il riferimento ad ordinamenti giuridici stranieri e in special modo a quello tedesco, nel chiarire la compatibilità del nuovo meccanismo di limitazione della capacità di agire del beneficiario dell'amministrazione di sostegno rispetto all'esigenza di garantire la certezza dei traffici giuridici. Una parte del lavoro è, altresì, dedicata a individuare la base normativa attraverso cui giustificare la validità degli atti della vita quotidiana compiuti dai minori di età.