Il passaggio tra Otto e Novecento costituisce un momento estremamente interessante per la storia culturale italiana ed europea. Dopo un’esaltante stagione di affermazione e di successi, il paradigma positivistico, caratterizzato dalla celebrazione dell’empirismo e dalla consacrazione di una visione dell’uomo basata su schemi naturalistici, nonché artefice di una notevole fioritura nel campo delle scienze umane e sociali, corre incontro ad un drammatico declino, lasciando spazio al ritorno di differenti e contrastanti indirizzi culturali, al mescolarsi di intrecci teorici, al comporsi di atmosfere culturali disposte anche all’eclettismo e all’intersezione dei reticoli concettuali e degli assetti epistemologici. L’analisi del discorso pedagogico relativo all’elaborazione teorica di quegli anni può offrire, da questo punto di vista, una notevole chiave di lettura per comprendere le ragioni che motivano la crisi del positivismo, indicando i punti di fuga verso cui essa procede e segnalando la complessità dei motivi intorno a cui avviene la disarticolazione di un intero sistema di idee e di valori di riferimento. Il volume propone a tal fine un’analisi ragionata della pedagogia di Giovanni Antonio Colozza (1857-1943), significativa interprete di un’epoca segnata da non poche inquietudini e testimone capace di restituire il senso di una variazione di scenari e di istanze che nel complesso descrivono la fine irrevocabile del mondo della sicurezza e del tempo delle certezze.

La pedagogia di Giovanni Antonio Colozza e la cultura italiana tra Otto e Novecento

TODARO, LETTERIO
2012-01-01

Abstract

Il passaggio tra Otto e Novecento costituisce un momento estremamente interessante per la storia culturale italiana ed europea. Dopo un’esaltante stagione di affermazione e di successi, il paradigma positivistico, caratterizzato dalla celebrazione dell’empirismo e dalla consacrazione di una visione dell’uomo basata su schemi naturalistici, nonché artefice di una notevole fioritura nel campo delle scienze umane e sociali, corre incontro ad un drammatico declino, lasciando spazio al ritorno di differenti e contrastanti indirizzi culturali, al mescolarsi di intrecci teorici, al comporsi di atmosfere culturali disposte anche all’eclettismo e all’intersezione dei reticoli concettuali e degli assetti epistemologici. L’analisi del discorso pedagogico relativo all’elaborazione teorica di quegli anni può offrire, da questo punto di vista, una notevole chiave di lettura per comprendere le ragioni che motivano la crisi del positivismo, indicando i punti di fuga verso cui essa procede e segnalando la complessità dei motivi intorno a cui avviene la disarticolazione di un intero sistema di idee e di valori di riferimento. Il volume propone a tal fine un’analisi ragionata della pedagogia di Giovanni Antonio Colozza (1857-1943), significativa interprete di un’epoca segnata da non poche inquietudini e testimone capace di restituire il senso di una variazione di scenari e di istanze che nel complesso descrivono la fine irrevocabile del mondo della sicurezza e del tempo delle certezze.
2012
978-88-66000-65-5
positivismo; pedagogia; novecento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/107760
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