Il lavoro presenta i primi risultati di una ricerca decennale, condotta in diverse biblioteche tedesche, intorno al significato, nella cultura filosofica a partire da Kant, del concetto di Weltanschauung. Pur essendo stata largamente utilizzata in diversi ambiti della cultura contemporanea, l’espressione Weltanschauung raramente è stata oggetto di una più precisa chiarificazione semantica. Il volume ricostruisce alcune accezioni del termine in qualche modo considerate paradigmatiche ed assunte come termini di riferimento di un percorso che, muovendo da Kant e giungendo fino a Dilthey, ha visto coinvolti segmenti interdisciplinari compositi e variamente articolati. L’uso sovente, in diversi ambiti della cultura europea degli ultimi due secoli, dell’espressione Weltanschauung nella forma linguistica originaria testimonia da una parte la sua irriducibile ricchezza semantica e dall’altra la difficoltà di tradurre la medesima entro schemi concettuali definiti in modo rigido e definitivo. Il volume costituisce un tentativo di fare chiarezza e di mettere ordine (non certo di proporre una lettura esaustiva e definitiva), attraverso un’accurata ricostruzione filologica e storiografica delle fonti, entro la complicata Begriffsgeschichte di un’espressione tanto semanticamente avvertita ed utilizzata quanto poco determinabile in forma univoca e rigorosa. Il lavoro analizza in chiave filologica testi ed autori accuratamente individuati e selezionati per poi procedere ad un’interpretazione storiografica comparativa capace di metterne in evidenza, insieme alle derivazioni più dirette ed evidenti, le non poche differenze specifiche. Il capitolo introduttivo fissa alcuni snodi nevralgici a proposito dell’origine e dell’articolazione del concetto di Weltanschauung (anche nel suo distinguersi da quello di Weltbild), individuando talune possibili direttici di ricerca poi sviluppate nei capitoli successivi. Muovendo da Kant e da altri interpreti di diversa provenienza e formazione, il percorso si snoda insistendo su autori ritenuti, in tale prospettiva, particolarmente significativi, come per esempio M. Frischeisen-Köhler (specie per quanto riguarda il rapporto tra Weltanschauung e scienze), B. Groethuysen (Weltanschauung e vita), K. Joël (temporalità e Weltanschauung), J. von Wiesner (Naturwissenschaften e Weltanschauung), E. Spranger (fantasia e Weltanschauung), K.E. Dühring (gnoseologia e Weltanschauung) e H. Gomperz (storia e tipologia delle Weltanschauungen). L’ultima parte del volume, prima delle conclusioni che in qualche modo mettono insieme e rileggono in un’ottica comparativa i risultati conseguiti nei capitoli precedenti, è dedicata a Wilhelm Dilthey (specie in riferimento al problema della coscienza storica e dei suoi rapporti con la Weltanschauungslehre, argomentazione centrale del suo Denkweg), considerato l’autore in cui il processo di maturazione del concetto di Weltanschauung giunge ad uno dei punti più rilevanti, e dunque atto a chiudere in modo significativo il lavoro, lasciando intravedere le possibili, molteplici direttrici di ricerca poi sviluppatesi in pieno Novecento. Nell’Appendice viene infine sviluppata una breve storia del lemma Weltanschauung a partire, soprattutto, da alcuni importanti dizionari che ne hanno segnato in modo pregnante, nella Germania contemporanea, la caratterizzazione.

Forme del sapere e struttura della vita. Per una storia del concetto di Weltanschauung. Tra Kant e Dilthey

MAGNANO SAN LIO, Giancarlo
2005-01-01

Abstract

Il lavoro presenta i primi risultati di una ricerca decennale, condotta in diverse biblioteche tedesche, intorno al significato, nella cultura filosofica a partire da Kant, del concetto di Weltanschauung. Pur essendo stata largamente utilizzata in diversi ambiti della cultura contemporanea, l’espressione Weltanschauung raramente è stata oggetto di una più precisa chiarificazione semantica. Il volume ricostruisce alcune accezioni del termine in qualche modo considerate paradigmatiche ed assunte come termini di riferimento di un percorso che, muovendo da Kant e giungendo fino a Dilthey, ha visto coinvolti segmenti interdisciplinari compositi e variamente articolati. L’uso sovente, in diversi ambiti della cultura europea degli ultimi due secoli, dell’espressione Weltanschauung nella forma linguistica originaria testimonia da una parte la sua irriducibile ricchezza semantica e dall’altra la difficoltà di tradurre la medesima entro schemi concettuali definiti in modo rigido e definitivo. Il volume costituisce un tentativo di fare chiarezza e di mettere ordine (non certo di proporre una lettura esaustiva e definitiva), attraverso un’accurata ricostruzione filologica e storiografica delle fonti, entro la complicata Begriffsgeschichte di un’espressione tanto semanticamente avvertita ed utilizzata quanto poco determinabile in forma univoca e rigorosa. Il lavoro analizza in chiave filologica testi ed autori accuratamente individuati e selezionati per poi procedere ad un’interpretazione storiografica comparativa capace di metterne in evidenza, insieme alle derivazioni più dirette ed evidenti, le non poche differenze specifiche. Il capitolo introduttivo fissa alcuni snodi nevralgici a proposito dell’origine e dell’articolazione del concetto di Weltanschauung (anche nel suo distinguersi da quello di Weltbild), individuando talune possibili direttici di ricerca poi sviluppate nei capitoli successivi. Muovendo da Kant e da altri interpreti di diversa provenienza e formazione, il percorso si snoda insistendo su autori ritenuti, in tale prospettiva, particolarmente significativi, come per esempio M. Frischeisen-Köhler (specie per quanto riguarda il rapporto tra Weltanschauung e scienze), B. Groethuysen (Weltanschauung e vita), K. Joël (temporalità e Weltanschauung), J. von Wiesner (Naturwissenschaften e Weltanschauung), E. Spranger (fantasia e Weltanschauung), K.E. Dühring (gnoseologia e Weltanschauung) e H. Gomperz (storia e tipologia delle Weltanschauungen). L’ultima parte del volume, prima delle conclusioni che in qualche modo mettono insieme e rileggono in un’ottica comparativa i risultati conseguiti nei capitoli precedenti, è dedicata a Wilhelm Dilthey (specie in riferimento al problema della coscienza storica e dei suoi rapporti con la Weltanschauungslehre, argomentazione centrale del suo Denkweg), considerato l’autore in cui il processo di maturazione del concetto di Weltanschauung giunge ad uno dei punti più rilevanti, e dunque atto a chiudere in modo significativo il lavoro, lasciando intravedere le possibili, molteplici direttrici di ricerca poi sviluppatesi in pieno Novecento. Nell’Appendice viene infine sviluppata una breve storia del lemma Weltanschauung a partire, soprattutto, da alcuni importanti dizionari che ne hanno segnato in modo pregnante, nella Germania contemporanea, la caratterizzazione.
2005
88-498-1303-1
Filosofia; Cultura; Visione; Weltanschauung; Welt; Philosophie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/107767
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