Agriculture has always played a key role in our society, it has changed and adapted during the years until now with the award of a multifunctional role of agriculture in the wider socio-economic context. Among the non-agricultural activities is the '"Social Agriculture" which, although not yet adequately defined, is a large and in continuous evolution phenomenon and it has aroused a great interest because of its strong link with the world of organic farm. The research presents the results of an economic analysis made on a sample of organic and social farms in Sicily, with the objective to extend the cognitive framework of the phenomenon.

L’ampia letteratura storica e sociologica dimostra come l’agricoltura abbia da sempre svolto un’importante funzione sociale oggi recuperata e rivitalizzata, anche a seguito della nuova concezione del cosiddetto “spazio rurale” che diventa la sede privilegiata di diverse forme produttive e, quindi, di attività agricole ed extragricole, secondo un nuovo modello di sviluppo economico disegnato a partire da Agenda 2000 e dalla Politica di Sviluppo Rurale che puntano nella direzione della diversificazione delle attività e della multifunzionalità. In questo contesto si colloca l’Agricoltura Sociale che dal punto di vista definitorio, è quell’attività che impiega le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere o accompagnare azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate o a rischio di esclusione sociale” (Senni, 2012). In virtù di tali peculiarità l’A.S. è entrata a pieno titolo nel dibattito sulla multifunzionalità del settore primario, riscuotendo un crescente interesse sia da parte degli studiosi che dei policy makers (Pascale A., 2005; Di Iacovo F., 2003). L’A.S. si pone, quindi, come il fronte più avanzato della multifunzionalità che trova nell’espletamento dei “servizi sociali” la base per un nuovo rapporto tra l’agricoltura e la società. L’attribuzione di questa nuova funzione al settore primario, si inserisce in quel processo di rivisitazione e di cambiamento dei rapporti tra campagna e città, fra mondo urbano e mondo agricolo in un nuovo scenario di ruralità che, molti Autori, definiscono “ruralità post-industriale o ruralità post-moderna”. L’A.S. dà, quindi, un grande contributo allo sviluppo agricolo e rurale sia perché adotta una visione multifunzionale dell’agricoltura legando la gestione dei processi produttivi alla creazione di servizi e di benessere per le persone coinvolte (Casini et all 2009), sia perché contribuisce ai percorsi di sviluppo nelle aree rurali, consolidando la rete di servizi disponibili per le popolazioni locali, accrescendo la reputazione e la capacità delle imprese agricole di operare in nuove reti di soggetti, migliorando la visibilità della loro offerta e diversificando le opportunità di reddito, stimolando l’ingresso di nuovi soggetti nella gestione di attività economiche innovative (Di Iacovo 2009). L’A.S. è, quindi, un modello di sviluppo rurale di qualità, capace di generare reddito e occupazione, ma, soprattutto, di creare un valore sociale a favore dell’intera collettività, in una situazione di riorganizzazione dell’intervento pubblico nel sistema del welfare. La nuova visione multifunzionale fa assumere una connotazione fortemente poliedrica al settore agricolo ed all’impresa agricola che in essa opera, rendendo inadeguato tout court l’adozione dei registri teorici di riferimento e degli strumenti di analisi finora adottati, portando alla luce concetti prima non considerati come quelli dei beni pubblici, delle esternalità, dei fallimenti di mercato, ecc.. Nella ricerca di approcci teorici di riferimento che tengano conto della complessità delle funzioni e delle relazioni esistenti nell’A.S., quello dell’”economia civile”, che si propone di leggere con sguardo diverso le relazioni economiche e sociali delle persone valorizzando il ruolo della reciprocità, della gratuità, delle motivazioni, viene proposto da alcuni autori come un’interessante “pista” da esplorare (Senni, 2010). Nel lavoro si presentano i principali risultati di un’indagine economico-agraria su un campione di strutture agri-sociali biologiche in Sicilia, regione nella quale l’impegno in campo sociale è avvenuto successivamente alla conversione al metodo di conduzione biologico, allo scopo di costituire un quadro conoscitivo aggiornato sull’A.S., mettendone in luce punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce.

Multifunzionalità ed agricoltura biologica in aziende agri-sociali in Sicilia

TIMPANARO, Giuseppe;SCUDERI, ALESSANDRO;FOTI, Vera Teresa
2012-01-01

Abstract

Agriculture has always played a key role in our society, it has changed and adapted during the years until now with the award of a multifunctional role of agriculture in the wider socio-economic context. Among the non-agricultural activities is the '"Social Agriculture" which, although not yet adequately defined, is a large and in continuous evolution phenomenon and it has aroused a great interest because of its strong link with the world of organic farm. The research presents the results of an economic analysis made on a sample of organic and social farms in Sicily, with the objective to extend the cognitive framework of the phenomenon.
2012
978-88-9077-400-3
L’ampia letteratura storica e sociologica dimostra come l’agricoltura abbia da sempre svolto un’importante funzione sociale oggi recuperata e rivitalizzata, anche a seguito della nuova concezione del cosiddetto “spazio rurale” che diventa la sede privilegiata di diverse forme produttive e, quindi, di attività agricole ed extragricole, secondo un nuovo modello di sviluppo economico disegnato a partire da Agenda 2000 e dalla Politica di Sviluppo Rurale che puntano nella direzione della diversificazione delle attività e della multifunzionalità. In questo contesto si colloca l’Agricoltura Sociale che dal punto di vista definitorio, è quell’attività che impiega le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura per promuovere o accompagnare azioni terapeutiche, di riabilitazione, di inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate o a rischio di esclusione sociale” (Senni, 2012). In virtù di tali peculiarità l’A.S. è entrata a pieno titolo nel dibattito sulla multifunzionalità del settore primario, riscuotendo un crescente interesse sia da parte degli studiosi che dei policy makers (Pascale A., 2005; Di Iacovo F., 2003). L’A.S. si pone, quindi, come il fronte più avanzato della multifunzionalità che trova nell’espletamento dei “servizi sociali” la base per un nuovo rapporto tra l’agricoltura e la società. L’attribuzione di questa nuova funzione al settore primario, si inserisce in quel processo di rivisitazione e di cambiamento dei rapporti tra campagna e città, fra mondo urbano e mondo agricolo in un nuovo scenario di ruralità che, molti Autori, definiscono “ruralità post-industriale o ruralità post-moderna”. L’A.S. dà, quindi, un grande contributo allo sviluppo agricolo e rurale sia perché adotta una visione multifunzionale dell’agricoltura legando la gestione dei processi produttivi alla creazione di servizi e di benessere per le persone coinvolte (Casini et all 2009), sia perché contribuisce ai percorsi di sviluppo nelle aree rurali, consolidando la rete di servizi disponibili per le popolazioni locali, accrescendo la reputazione e la capacità delle imprese agricole di operare in nuove reti di soggetti, migliorando la visibilità della loro offerta e diversificando le opportunità di reddito, stimolando l’ingresso di nuovi soggetti nella gestione di attività economiche innovative (Di Iacovo 2009). L’A.S. è, quindi, un modello di sviluppo rurale di qualità, capace di generare reddito e occupazione, ma, soprattutto, di creare un valore sociale a favore dell’intera collettività, in una situazione di riorganizzazione dell’intervento pubblico nel sistema del welfare. La nuova visione multifunzionale fa assumere una connotazione fortemente poliedrica al settore agricolo ed all’impresa agricola che in essa opera, rendendo inadeguato tout court l’adozione dei registri teorici di riferimento e degli strumenti di analisi finora adottati, portando alla luce concetti prima non considerati come quelli dei beni pubblici, delle esternalità, dei fallimenti di mercato, ecc.. Nella ricerca di approcci teorici di riferimento che tengano conto della complessità delle funzioni e delle relazioni esistenti nell’A.S., quello dell’”economia civile”, che si propone di leggere con sguardo diverso le relazioni economiche e sociali delle persone valorizzando il ruolo della reciprocità, della gratuità, delle motivazioni, viene proposto da alcuni autori come un’interessante “pista” da esplorare (Senni, 2010). Nel lavoro si presentano i principali risultati di un’indagine economico-agraria su un campione di strutture agri-sociali biologiche in Sicilia, regione nella quale l’impegno in campo sociale è avvenuto successivamente alla conversione al metodo di conduzione biologico, allo scopo di costituire un quadro conoscitivo aggiornato sull’A.S., mettendone in luce punti di forza e di debolezza, opportunità e minacce.
economia, sviluppo rurale, servizi agri-sociali, swot analysis
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