Abbiamo proposto un intervento formativo laboratoriale e ispirato all’Action Learning, a 61 insegnanti abilitanti al sostegno. Abbiamo adottato metodologie didattiche attive, orientate a produrre apprendimenti e cambiamenti mediante il coinvolgimento personale dei partecipanti in setting di piccolo gruppo, per stimolare una riflessione sulla propria identità professionale, sulle personali rappresentazioni della disabilità e sugli effetti che tali rappresentazioni possono avere sulla qualità delle relazioni tra insegnanti e studenti. L’obiettivo della ricerca è stato duplice: per un verso, esplorare la rappresentazione che il nostro campione ha dell’insegnante di sostegno e dell’alunno, e valutare il coinvolgimento emotivo nel rapporto educativo; per l’altro, verificare l’ipotesi secondo la quale l’intervento proposto, centrato sulla partecipazione attiva dei formandi, potesse produrre una rappresentazione degli alunni più positiva e connotata da un maggiore coinvolgimento emotivo. Abbiamo utilizzato i seguenti strumenti: 4 items per misurare il Sentimento del Potere (Spaltro, 1984); 3 Differenziali Semantici; il Portrait Values Questionnaire 68 (Schwartz et al., 2001), limitatamente ai 10 items che misurano la dimensione valoriale dell’Autotrascendenza; 2 inventari PANAS (Watson et al., 1988); una scala per valutare l’Empatia verso le persone disabili. I risultati hanno indicato come il coinvolgimento attivo delle persone alle attività di formazione abbia prodotto degli effetti in favore di una più articolata rappresentazione emozionale degli studenti, sia normodotati che disabili. L’orientamento valoriale all’auto-trascendenza aumenta in modo apprezzabile dopo la formazione laboratoriale. Il Sentimento del Potere, dopo la partecipazione al training, passa da un punteggio contenuto ad uno di livello medio-alto.
Effetti psicosociali della formazione negli atteggiamenti degli insegnanti di sostegno
LICCIARDELLO, Orazio;
2011-01-01
Abstract
Abbiamo proposto un intervento formativo laboratoriale e ispirato all’Action Learning, a 61 insegnanti abilitanti al sostegno. Abbiamo adottato metodologie didattiche attive, orientate a produrre apprendimenti e cambiamenti mediante il coinvolgimento personale dei partecipanti in setting di piccolo gruppo, per stimolare una riflessione sulla propria identità professionale, sulle personali rappresentazioni della disabilità e sugli effetti che tali rappresentazioni possono avere sulla qualità delle relazioni tra insegnanti e studenti. L’obiettivo della ricerca è stato duplice: per un verso, esplorare la rappresentazione che il nostro campione ha dell’insegnante di sostegno e dell’alunno, e valutare il coinvolgimento emotivo nel rapporto educativo; per l’altro, verificare l’ipotesi secondo la quale l’intervento proposto, centrato sulla partecipazione attiva dei formandi, potesse produrre una rappresentazione degli alunni più positiva e connotata da un maggiore coinvolgimento emotivo. Abbiamo utilizzato i seguenti strumenti: 4 items per misurare il Sentimento del Potere (Spaltro, 1984); 3 Differenziali Semantici; il Portrait Values Questionnaire 68 (Schwartz et al., 2001), limitatamente ai 10 items che misurano la dimensione valoriale dell’Autotrascendenza; 2 inventari PANAS (Watson et al., 1988); una scala per valutare l’Empatia verso le persone disabili. I risultati hanno indicato come il coinvolgimento attivo delle persone alle attività di formazione abbia prodotto degli effetti in favore di una più articolata rappresentazione emozionale degli studenti, sia normodotati che disabili. L’orientamento valoriale all’auto-trascendenza aumenta in modo apprezzabile dopo la formazione laboratoriale. Il Sentimento del Potere, dopo la partecipazione al training, passa da un punteggio contenuto ad uno di livello medio-alto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.