In ambito europeo la centralità del tema dello sviluppo rurale rappresenta il punto di arrivo di un lento processo di evoluzione della PAC che ha portato ad attribuirgli un ruolo attivo nel superamento degli squilibri territoriali, sociali e settoriali e che ne ha fatto il suo secondo pilastro In questa strategia assumono valore le vocazioni territoriali fondate sulla multifunzionalità dell'agricoltura e si stringono i rapporti di correlazione e interdipendenza tra le attività economiche e sociali I territori rurali sono ricchi di giacimenti storico-culturali , di patrimoni legati alla biodiversità, alla varietà del paesaggio, al mantenimento delle tradizioni agricole mentre da un punto di vista socio-economico essi possono contenere una riserva di capitale umano e sociale strategica per assicurare la flessibilità del sistema locale e la sua capacità di adattamento . Nelle aree rurali la produzione di servizi che attengono all'accoglienza, allo svago, all'intrattenimento, allo sport, ed al godimento di beni paesaggistici e culturali può contribuire validamente allo sviluppo della economia e della società locale. Il turismo rurale per le sue peculiarità circa le dimensioni delle strutture coinvolte, la localizzazione delle attività socio-economiche, l’assenza di esternalità negative sull’ambiente, possiede quelle potenzialità necessarie per generare effetti positivi, tanto sul piano sociale che su quello più strettamente economico,nello spazio rurale Relativamente allo sviluppo dei flussi turistici si può affermare che l’ambiente ed il territorio sono passati da condizioni di limite a quella di variabile strategica per cui sembra lecito aspettarsi un intenso processo di crescita di questo segmento dell’attività turistica. Queste considerazioni riferite in particolare alle aree protette e nello specifico al Parco dell’Etna assumono un particolare significato in quanto costituiscono gli elementi di una strategia in cui si coniugano gli obiettivi di conservazione e tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico locale. Dopo avere analizzato i nuovi strumenti per lo sviluppo rurale introdotti nelle politiche europee e le modalità con cui sono stati recepiti nel Piano di sviluppo rurale elaborato dalla Sicilia , l’analisi è rivolta ad offrire una descrizione delle caratteristiche delle strutture agricole del comprensorio del Parco sia in termini di indirizzi produttivi che di dotazioni fisiche, delle forme di esercizio di altre attività produttive di tipo artigianale nonché della disponibilità di strutture ricettive e di risorse ambientali e culturali che possono fare da supporto allo sviluppo nell’area di una attività turistica.Ciò costituisce il supporto informativo per una migliore conoscenza della realtà locale ai fini di consentire scelte di intervento che consentano di incrementare le sinergie e gli effetti sul territorio e di suggerire proposte per la definizione di progetti che consentano di coordinare ed usare al meglio gli strumenti disponibili .

“Sviluppo rurale e turismo sostenibile nelle aree protette. Il caso del Parco dell’Etna”

PARISI, Palma
2005-01-01

Abstract

In ambito europeo la centralità del tema dello sviluppo rurale rappresenta il punto di arrivo di un lento processo di evoluzione della PAC che ha portato ad attribuirgli un ruolo attivo nel superamento degli squilibri territoriali, sociali e settoriali e che ne ha fatto il suo secondo pilastro In questa strategia assumono valore le vocazioni territoriali fondate sulla multifunzionalità dell'agricoltura e si stringono i rapporti di correlazione e interdipendenza tra le attività economiche e sociali I territori rurali sono ricchi di giacimenti storico-culturali , di patrimoni legati alla biodiversità, alla varietà del paesaggio, al mantenimento delle tradizioni agricole mentre da un punto di vista socio-economico essi possono contenere una riserva di capitale umano e sociale strategica per assicurare la flessibilità del sistema locale e la sua capacità di adattamento . Nelle aree rurali la produzione di servizi che attengono all'accoglienza, allo svago, all'intrattenimento, allo sport, ed al godimento di beni paesaggistici e culturali può contribuire validamente allo sviluppo della economia e della società locale. Il turismo rurale per le sue peculiarità circa le dimensioni delle strutture coinvolte, la localizzazione delle attività socio-economiche, l’assenza di esternalità negative sull’ambiente, possiede quelle potenzialità necessarie per generare effetti positivi, tanto sul piano sociale che su quello più strettamente economico,nello spazio rurale Relativamente allo sviluppo dei flussi turistici si può affermare che l’ambiente ed il territorio sono passati da condizioni di limite a quella di variabile strategica per cui sembra lecito aspettarsi un intenso processo di crescita di questo segmento dell’attività turistica. Queste considerazioni riferite in particolare alle aree protette e nello specifico al Parco dell’Etna assumono un particolare significato in quanto costituiscono gli elementi di una strategia in cui si coniugano gli obiettivi di conservazione e tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico locale. Dopo avere analizzato i nuovi strumenti per lo sviluppo rurale introdotti nelle politiche europee e le modalità con cui sono stati recepiti nel Piano di sviluppo rurale elaborato dalla Sicilia , l’analisi è rivolta ad offrire una descrizione delle caratteristiche delle strutture agricole del comprensorio del Parco sia in termini di indirizzi produttivi che di dotazioni fisiche, delle forme di esercizio di altre attività produttive di tipo artigianale nonché della disponibilità di strutture ricettive e di risorse ambientali e culturali che possono fare da supporto allo sviluppo nell’area di una attività turistica.Ciò costituisce il supporto informativo per una migliore conoscenza della realtà locale ai fini di consentire scelte di intervento che consentano di incrementare le sinergie e gli effetti sul territorio e di suggerire proposte per la definizione di progetti che consentano di coordinare ed usare al meglio gli strumenti disponibili .
2005
88-87788-06-5
aree protette; sviluppo rurale; turismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/110456
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