Chlorpyriphos-methyl [o, o-dimethyl-o-(3,5,6-trichloro-2-pyridil)phosphorothioate] (CLP-m), è un insetticida organo-fosforico ampiamente utilizzato per la coltivazione del limone, dell’uva, degli ortaggi e del grano duro la cui dispersione nei suoli può causare fenomeni di intossicazione. Nei processi di disinquinamento dei suoli da CLP-m sono spesso impiegate molecole tensioattive in grado di allontanare la molecola dal suolo attraverso processi di solubilizzazione. I tensioattivi sintetici, molecole derivanti dal petrolio, sono in grado di legarsi agli xenobiotici grazie alla loro natura anfifilica. Esse, purtroppo, a causa della loro limitata biodegradabilità tendono ad accumularsi, a loro volta nel suolo, determinando processi di contaminazione aggiuntivi. Di recente, in alternativa all’impiego di tensioattivi sintetici, è stata valutata la possibilità di utilizzare tensioattivi di origine naturale. Le molecole umiche (acidi umici –AU) estratte da biomasse hanno struttura anfifilica e sono risultate efficaci nei processi di disinquinamento da PCE. Scopo del lavoro è confrontare l’efficacia di tensioattivi naturali (AU estratti da biomasse) e di tensioattivi sintetici in processi di solubilizzazione del CLP-m. Quattro acidi umici da differenti biomasse (B0= frazione organica da RU+lignocellulosico, B1= frazione organica da RU+lignocellulosico compostata, A0= frazione lignocellulosica, A1= frazione lignocellulosica compostata) ed un AU commerciale (Aldrich-AU), sono stati estratti applicando la metodica IHSS. Prove di solubilizzazione dell’insetticida CLP-m sono state svolte a diversi dosaggi (0.5, 1, 2 volte la concentrazione critica micellare- CMC) degli acidi umici e di 3 tensioattivi sintetici (SDS, DHAB, Tween 20). Tutti i tensioattivi utilizzati sono risultati efficaci nell’aumentare la solubilità del CLP-m rispetto al bianco ma con modalità ed effetti diversi. Gli AU da biomasse e il SDS determinavano un incremento di solubilità proporzionale al crescere della concentrazione (regressione lineare) mentre per i restanti tensioattivi, la capacità di solubilizzazione era contenuta e non linearmente dipendente dalla loro concentrazione in soluzione. La capacità da parte degli AU da biomasse e del SDS di solubilizzare il CLP-m è stata valutata attraverso la misura del coefficiente di ripartizione (Kdom). Operativamente, la misura della pendenza della retta ottenuta a partire dai dati di concentrazione di CLP-m solubilizzato in funzione della concentrazione di tensioattivo presente, ha permesso di misurare la solubilità apparente del CLP-m per grammo di tensioattivo. Dalle pendenze delle rette si evince che gli AU B0 e B1 presentano la maggiore capacità di solubilizzazione (0.026 g CLP/g B0 e 0.025 g CLP/g B1 rispettivamente) seguiti da AU A1 (0.0086 g CLP/g A1), SDS (0.0083 g CLP/g SDS) e infine dal AU A1 (0.0074 g CLP/g A1). Le differenti performances sono da ascriversi alla differente composizione chimica delle molecole impiegate nelle prove di solubilizzazione come dimostrato dalla caratterizzazione chimica attraverso spettroscopia CP MAS NMR.

Prove di solubilizzazione di CLP-m con tensioattivi sintetici ed estratti da biomasse

BAGLIERI, ANDREA;ABBATE, CRISTINA;
2011-01-01

Abstract

Chlorpyriphos-methyl [o, o-dimethyl-o-(3,5,6-trichloro-2-pyridil)phosphorothioate] (CLP-m), è un insetticida organo-fosforico ampiamente utilizzato per la coltivazione del limone, dell’uva, degli ortaggi e del grano duro la cui dispersione nei suoli può causare fenomeni di intossicazione. Nei processi di disinquinamento dei suoli da CLP-m sono spesso impiegate molecole tensioattive in grado di allontanare la molecola dal suolo attraverso processi di solubilizzazione. I tensioattivi sintetici, molecole derivanti dal petrolio, sono in grado di legarsi agli xenobiotici grazie alla loro natura anfifilica. Esse, purtroppo, a causa della loro limitata biodegradabilità tendono ad accumularsi, a loro volta nel suolo, determinando processi di contaminazione aggiuntivi. Di recente, in alternativa all’impiego di tensioattivi sintetici, è stata valutata la possibilità di utilizzare tensioattivi di origine naturale. Le molecole umiche (acidi umici –AU) estratte da biomasse hanno struttura anfifilica e sono risultate efficaci nei processi di disinquinamento da PCE. Scopo del lavoro è confrontare l’efficacia di tensioattivi naturali (AU estratti da biomasse) e di tensioattivi sintetici in processi di solubilizzazione del CLP-m. Quattro acidi umici da differenti biomasse (B0= frazione organica da RU+lignocellulosico, B1= frazione organica da RU+lignocellulosico compostata, A0= frazione lignocellulosica, A1= frazione lignocellulosica compostata) ed un AU commerciale (Aldrich-AU), sono stati estratti applicando la metodica IHSS. Prove di solubilizzazione dell’insetticida CLP-m sono state svolte a diversi dosaggi (0.5, 1, 2 volte la concentrazione critica micellare- CMC) degli acidi umici e di 3 tensioattivi sintetici (SDS, DHAB, Tween 20). Tutti i tensioattivi utilizzati sono risultati efficaci nell’aumentare la solubilità del CLP-m rispetto al bianco ma con modalità ed effetti diversi. Gli AU da biomasse e il SDS determinavano un incremento di solubilità proporzionale al crescere della concentrazione (regressione lineare) mentre per i restanti tensioattivi, la capacità di solubilizzazione era contenuta e non linearmente dipendente dalla loro concentrazione in soluzione. La capacità da parte degli AU da biomasse e del SDS di solubilizzare il CLP-m è stata valutata attraverso la misura del coefficiente di ripartizione (Kdom). Operativamente, la misura della pendenza della retta ottenuta a partire dai dati di concentrazione di CLP-m solubilizzato in funzione della concentrazione di tensioattivo presente, ha permesso di misurare la solubilità apparente del CLP-m per grammo di tensioattivo. Dalle pendenze delle rette si evince che gli AU B0 e B1 presentano la maggiore capacità di solubilizzazione (0.026 g CLP/g B0 e 0.025 g CLP/g B1 rispettivamente) seguiti da AU A1 (0.0086 g CLP/g A1), SDS (0.0083 g CLP/g SDS) e infine dal AU A1 (0.0074 g CLP/g A1). Le differenti performances sono da ascriversi alla differente composizione chimica delle molecole impiegate nelle prove di solubilizzazione come dimostrato dalla caratterizzazione chimica attraverso spettroscopia CP MAS NMR.
2011
CLP-m; acidi umici; tensioattivi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/110815
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