Le ricerche relative alla diversità degli Isopodi Oniscidei condotte su diversi habitat, finalizzate spesso alla conoscenza di interrelazioni esistenti tra questi e le diverse tipologie di suolo, vegetazione, etc., vengono effettuate impiegando varie tipologie di campionamento. Le pitfall traps rappresentano il metodo di campionamento più utilizzato poiché consente di valutare la struttura e l’abbondanza delle popolazioni e quindi la misura della diversità specifica di una comunità. La possibilità di ottenere misure affidabili della diversità dipende infatti dalla metodologia con cui vengono raccolti i dati, in particolare i periodi di campionamento, poiché, se da un lato si tende ad allungare il periodo al fine di evitare la perdita di informazioni, dall’altro è necessario tenere conto del costo del reperimento dei dati in termini di tempo, materiali e personale impegnato nella ricerca. In letteratura, la stima della diversità degli Isopodi viene spesso fatta sulla base di dati ottenuti da campionamenti limitati ai mesi primaverili e/o autunnali. Abbiamo voluto verificare se la quantità di informazione ecologica, in termini di ricchezza specifica ed abbondanza, contenuta nella serie di campionamenti standardizzati da noi effettuati per 24 mesi con cadenza mensile (all’interno della R.N.O. “Saline di Trapani e Paceco”), è maggiore rispetto a quella ottenuta utilizzando solo i campionamenti relativi a determinati mesi dell’anno. A tal fine, utilizzando i test t-student, Mann-Whitney e Kolmogorov-Smirnov sono stati confrontati i valori medi del numero di specie e di individui raccolti mensilmente nei due anni con i valori ottenuti dai campionamenti nei mesi pari, dispari e nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre ed ottobre. Dai risultati è emerso che la differenza non è significativa per nessuna delle due variabili (numero di individui e di specie). Se il campionamento fosse stato condotto per un solo anno, si sarebbe ottenuta in media la stessa abbondanza e ricchezza specifica dell’altro anno; altrettanto se il campionamento fosse stato effettuato solo nei mesi pari, dispari o solo nei mesi sopra indicati e solo per un anno. Inoltre, non sarebbe cambiato in entrambi i casi il rapporto sessi. I risultati sembrano dare la possibilità di considerare validi anche studi basati su periodi limitati di campionamento.

Analisi critica sull'importanza della durata dei campionamenti nelle ricerche sulle comunità di Isopodi Oniscidei.

MESSINA, GIUSEPPINA;LOMBARDO, BIANCA MARIA
2013-01-01

Abstract

Le ricerche relative alla diversità degli Isopodi Oniscidei condotte su diversi habitat, finalizzate spesso alla conoscenza di interrelazioni esistenti tra questi e le diverse tipologie di suolo, vegetazione, etc., vengono effettuate impiegando varie tipologie di campionamento. Le pitfall traps rappresentano il metodo di campionamento più utilizzato poiché consente di valutare la struttura e l’abbondanza delle popolazioni e quindi la misura della diversità specifica di una comunità. La possibilità di ottenere misure affidabili della diversità dipende infatti dalla metodologia con cui vengono raccolti i dati, in particolare i periodi di campionamento, poiché, se da un lato si tende ad allungare il periodo al fine di evitare la perdita di informazioni, dall’altro è necessario tenere conto del costo del reperimento dei dati in termini di tempo, materiali e personale impegnato nella ricerca. In letteratura, la stima della diversità degli Isopodi viene spesso fatta sulla base di dati ottenuti da campionamenti limitati ai mesi primaverili e/o autunnali. Abbiamo voluto verificare se la quantità di informazione ecologica, in termini di ricchezza specifica ed abbondanza, contenuta nella serie di campionamenti standardizzati da noi effettuati per 24 mesi con cadenza mensile (all’interno della R.N.O. “Saline di Trapani e Paceco”), è maggiore rispetto a quella ottenuta utilizzando solo i campionamenti relativi a determinati mesi dell’anno. A tal fine, utilizzando i test t-student, Mann-Whitney e Kolmogorov-Smirnov sono stati confrontati i valori medi del numero di specie e di individui raccolti mensilmente nei due anni con i valori ottenuti dai campionamenti nei mesi pari, dispari e nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, settembre ed ottobre. Dai risultati è emerso che la differenza non è significativa per nessuna delle due variabili (numero di individui e di specie). Se il campionamento fosse stato condotto per un solo anno, si sarebbe ottenuta in media la stessa abbondanza e ricchezza specifica dell’altro anno; altrettanto se il campionamento fosse stato effettuato solo nei mesi pari, dispari o solo nei mesi sopra indicati e solo per un anno. Inoltre, non sarebbe cambiato in entrambi i casi il rapporto sessi. I risultati sembrano dare la possibilità di considerare validi anche studi basati su periodi limitati di campionamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/111678
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