Obiettivo: Valutare la prevalenza dell’obesità, del diabete e dell’ipertensione in relazione all’aderenza alla dieta mediterranea.Metodi: Da maggio 2009 a dicembre 2010 è stata condotta un'indagine trasversale su 3090 soggetti, arruolati in modo casuale (18-88 anni) presso 14 studi di medicina generale in zone urbane e rurali della Sicilia. I partecipanti sono stati intervistati da personale qualificato, secondo una procedura standardizzata. Le informazioni raccolte comprendevano dati anagrafici, sullo stile di vita e sulla dieta. L'aderenza alla dieta mediterranea è stata valutata tramite la somministrazione di un questionario validato, con domande riguardanti il consumo settimanale dei seguenti gruppi alimentari: cereali non raffinati, patate, frutta, verdura, legumi, pesce, carne rossa e bianca, latticini e derivati, olio d'oliva e le bevande alcoliche. La presenza d’ipertensione e diabete è stata ottenuta dai database computerizzati, mentre al fine di valutare l’obesità sono stati misurati gli indici antropometrici.Risultati: I tassi di aderenza non differivano tra aree rurali e urbane, anche se l'età avanzata (odds ratio [OR] 1,01, intervallo di confidenza 95% [CI]: 1,00-1,01), l'istruzione superiore (OR 1,26, IC 95%: 1,03-1,54), e lo stato civile (OR 1,31, IC 95%: 1,05-1,63) sono stati associati ad una maggiore aderenza alla dieta mediterranea rispetto alle categorie inferiori. La prevalenza del sovrappeso e dell’obesità è risultata, rispettivamente del 35,4% e del 13,9%. Inoltre il 27,7% dei soggetti era iperteso e il 5,7% affetto da diabete mellito. È stata osservata una relazione inversa tra il punteggio della dieta mediterranea, l’indice di massa corporea (p <0,001) e la circonferenza della vita (p <0.001) dopo correzione per sesso ed età. Una maggiore aderenza alla dieta mediterranea (terzo terzile) è stata associata con probabilità più bassa di essere obesi (OR 0,34, IC 95%: 0,24-0,50), ipertesi (OR 0,74, IC 95%: 0,56-0,98) e diabetici (OR 0,40, 95% CI: 0,24-0,77) rispetto ad una scarsa aderenza (primo terzile), anche dopo correzione per età, sesso, attività fisica, e altri possibili fattori di confondimento.Conclusioni: I risultati di questo studio hanno mostrato un’importante prevalenza delle malattie legate all’alimentazione in Sicilia. Tuttavia, una maggiore aderenza alla dieta mediterranea risulta associata con un migliore stato di salute sia nell’uomo che nella donna.

Aderenza alla dieta mediterranea e fattori di rischio cardiovascolare in Sicilia

MISTRETTA, Antonio
2013-01-01

Abstract

Obiettivo: Valutare la prevalenza dell’obesità, del diabete e dell’ipertensione in relazione all’aderenza alla dieta mediterranea.Metodi: Da maggio 2009 a dicembre 2010 è stata condotta un'indagine trasversale su 3090 soggetti, arruolati in modo casuale (18-88 anni) presso 14 studi di medicina generale in zone urbane e rurali della Sicilia. I partecipanti sono stati intervistati da personale qualificato, secondo una procedura standardizzata. Le informazioni raccolte comprendevano dati anagrafici, sullo stile di vita e sulla dieta. L'aderenza alla dieta mediterranea è stata valutata tramite la somministrazione di un questionario validato, con domande riguardanti il consumo settimanale dei seguenti gruppi alimentari: cereali non raffinati, patate, frutta, verdura, legumi, pesce, carne rossa e bianca, latticini e derivati, olio d'oliva e le bevande alcoliche. La presenza d’ipertensione e diabete è stata ottenuta dai database computerizzati, mentre al fine di valutare l’obesità sono stati misurati gli indici antropometrici.Risultati: I tassi di aderenza non differivano tra aree rurali e urbane, anche se l'età avanzata (odds ratio [OR] 1,01, intervallo di confidenza 95% [CI]: 1,00-1,01), l'istruzione superiore (OR 1,26, IC 95%: 1,03-1,54), e lo stato civile (OR 1,31, IC 95%: 1,05-1,63) sono stati associati ad una maggiore aderenza alla dieta mediterranea rispetto alle categorie inferiori. La prevalenza del sovrappeso e dell’obesità è risultata, rispettivamente del 35,4% e del 13,9%. Inoltre il 27,7% dei soggetti era iperteso e il 5,7% affetto da diabete mellito. È stata osservata una relazione inversa tra il punteggio della dieta mediterranea, l’indice di massa corporea (p <0,001) e la circonferenza della vita (p <0.001) dopo correzione per sesso ed età. Una maggiore aderenza alla dieta mediterranea (terzo terzile) è stata associata con probabilità più bassa di essere obesi (OR 0,34, IC 95%: 0,24-0,50), ipertesi (OR 0,74, IC 95%: 0,56-0,98) e diabetici (OR 0,40, 95% CI: 0,24-0,77) rispetto ad una scarsa aderenza (primo terzile), anche dopo correzione per età, sesso, attività fisica, e altri possibili fattori di confondimento.Conclusioni: I risultati di questo studio hanno mostrato un’importante prevalenza delle malattie legate all’alimentazione in Sicilia. Tuttavia, una maggiore aderenza alla dieta mediterranea risulta associata con un migliore stato di salute sia nell’uomo che nella donna.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/112861
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