Gli atti del convegno delineano per la prima volta una idea complessiva che coinvolge l’insieme delle fabbriche barocche. Si intravedono così più chiaramente le potenzialità di riuso dell’intero patrimonio monumentale e di base. In questo senso tutto il convegno è stato organizzato inquadrando le relazioni e le ipotesi progettuali di riuso in una metodologia complessa che analizza il recupero dell’esistente in un’ampia accezione: dagli aspetti archeologici e processuali, a quelli architettonici, ma anche da quelli economici a quelli simbolici. Il convegno partendo dalle problematiche di carattere generale, incentra così l’attenzione sulle potenzialità di riuso del centro storico di Noto, uno degli esempi più caratteristici ed omogenei della ricostruzione settecentesca. Esso è impostato su più sessioni. La prima a carattere metodologico sulle problematiche delle tradizioni del costruire per il riuso dell’ambiente edificato. Sono presenti alcuni risultati di ricerche scientifiche di rilevante interesse nazionale, cofinanziate dal MURST, su tali tradizioni nel territorio nazionale e gli strumenti progettuali a ciò predisposti come i nuovi Manuali del recupero. La prima sessione è estesa alle problematiche del recupero del patrimonio Barocco del val di Noto, delle sue tradizioni costruttive, alle valenze dello sviluppo socio-economico e alle direttive UNESCO sulla gestione. La seconda sessione introduce agli studi storici su Noto facendo il punto attuale della costante attività di ricerca svolta dai più importanti studiosi internazionali che si sono occupati di Noto da S. Tobriner a M. Luminati. La terza sessione entra nel vivo del riuso possibile presentando studi, progetti approvati, in corso di esecuzione per il riuso dell’edilizia residenziale di base, di quella monumentale come chiese, conventi e palazzi nobiliari. La quarta sessione conclusiva contiene interventi ad una tavola rotonda alla quale hanno partecipato docenti ed esperti delle maggiori Università italiane ed interventi sia degli studiosi locali sia di esponenti del mondo politico tecnico e culturale.

Le tradizioni del costruire e il riuso dei centri storici il riuso del centro storico di Noto

FIANCHINO, Corrado
2006-01-01

Abstract

Gli atti del convegno delineano per la prima volta una idea complessiva che coinvolge l’insieme delle fabbriche barocche. Si intravedono così più chiaramente le potenzialità di riuso dell’intero patrimonio monumentale e di base. In questo senso tutto il convegno è stato organizzato inquadrando le relazioni e le ipotesi progettuali di riuso in una metodologia complessa che analizza il recupero dell’esistente in un’ampia accezione: dagli aspetti archeologici e processuali, a quelli architettonici, ma anche da quelli economici a quelli simbolici. Il convegno partendo dalle problematiche di carattere generale, incentra così l’attenzione sulle potenzialità di riuso del centro storico di Noto, uno degli esempi più caratteristici ed omogenei della ricostruzione settecentesca. Esso è impostato su più sessioni. La prima a carattere metodologico sulle problematiche delle tradizioni del costruire per il riuso dell’ambiente edificato. Sono presenti alcuni risultati di ricerche scientifiche di rilevante interesse nazionale, cofinanziate dal MURST, su tali tradizioni nel territorio nazionale e gli strumenti progettuali a ciò predisposti come i nuovi Manuali del recupero. La prima sessione è estesa alle problematiche del recupero del patrimonio Barocco del val di Noto, delle sue tradizioni costruttive, alle valenze dello sviluppo socio-economico e alle direttive UNESCO sulla gestione. La seconda sessione introduce agli studi storici su Noto facendo il punto attuale della costante attività di ricerca svolta dai più importanti studiosi internazionali che si sono occupati di Noto da S. Tobriner a M. Luminati. La terza sessione entra nel vivo del riuso possibile presentando studi, progetti approvati, in corso di esecuzione per il riuso dell’edilizia residenziale di base, di quella monumentale come chiese, conventi e palazzi nobiliari. La quarta sessione conclusiva contiene interventi ad una tavola rotonda alla quale hanno partecipato docenti ed esperti delle maggiori Università italiane ed interventi sia degli studiosi locali sia di esponenti del mondo politico tecnico e culturale.
2006
88-8181-096-4
RIUSO; MATERIALI TRADIZIONALI; RECUPERO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/114527
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