Il volume ricostruisce l’articolato dibattito novecentesco intorno all’idea di Weltanschauung, insistendo, in modo particolare, su alcune direttrici considerate paradigmatiche ed assunte come termini di riferimento di un percorso che, muovendo dal 1911, anno della morte di Dilthey, ha coinvolto segmenti interdisciplinari compositi ed eterogenei che vengono qui posti in evidenza e discussi al fine di aggiungere ulteriori elementi alla comprensione di un ambito teorico e storiografico che appare tanto significativo quanto di complicata definizione. Dopo la morte di Dilthey, personaggio particolarmente significativo nell’ambito del dibattito intorno al concetto di Weltanschauung, si sono susseguiti numerosi contributi volti a chiarire ulteriormente tale concetto, e ciò certamente anche in virtù di quanto aveva autorevolmente sostenuto, in sede sia teorica che storiografica, il filosofo di Biebrich; basti pensare che intellettuali di prim’ordine come per esempio Jaspers, Rickert ed Heidegger, per citare soltanto alcuni tra i più rappresentativi, hanno dedicato a tale questione intere opere fondamentali e poi risultate estremamente significative tanto in relazione al problema specifico delle Weltanschauungen quanto rispetto alla struttura complessiva dei rispettivi sistemi filosofici. Il volume in questione si occupa di questi e di altri autori particolarmente significativi del Novecento, cercando di fornire una possibile chiave di lettura in grado di rendere le coordinate generali entro le quali inquadrare la storia del concetto di Weltanschauung nella cultura tedesca, filosofica e non, del ventesimo secolo. Dopo avere tracciato un quadro generale a proposito del dibattito intorno al problema delle Weltanschauungen così come si è sviluppato in Germania nella prima metà del ‘900, il lavoro indugia su alcuni personaggi particolarmente importanti in relazione a tale tema specifico: tra questi K. Jaspers (specie per quanto riguarda l’elaborazione di una Psychologie der Weltanschauungen), H. Rickert (per la critica all’opera jaspersiana e la riproposizione del problema gnoseologico come punto essenziale della riflessione filosofica), M. Heidegger (per l’originale sviluppo dell’idea di Weltanschauung a partire dall’oltrepassamento delle posizioni di Dilthey e di Jaspers), M. Scheler (per il rapporto tra sociologia e Weltanschauungslehre), K. Mannheim (per le ricadute sociologiche della Weltanschauungslehre) e K. Joël (per l’importante contributo reso al progetto di un possibile inventario delle principali forme storiche di Weltanschauungen). Il volume si chiude con una rilettura critica e comparativa di tale, ampio dibattito che ha attraversato, in varie forme, il Novecento, mettendolo in relazione con alcuni tra gli i più recenti sviluppi storiografici ed ermeneutici. Emerge, così, un quadro teorico quantomai denso e vivace, laddove il concetto di Weltanschauung risulta essere stato elaborato, seppur a partire dalle importanti e composite riflessioni del secolo precedente, lungo direzioni originali ed eterogenee, ad ulteriore conferma della sua complessa valenza culturale (e non solo filosofica) nella Kulturgeschichte europea degli ultimi due secoli.
Forme del sapere e struttura della vita. Per una storia del concetto di Weltanschauung. Dopo Dilthey
MAGNANO SAN LIO, Giancarlo
2007-01-01
Abstract
Il volume ricostruisce l’articolato dibattito novecentesco intorno all’idea di Weltanschauung, insistendo, in modo particolare, su alcune direttrici considerate paradigmatiche ed assunte come termini di riferimento di un percorso che, muovendo dal 1911, anno della morte di Dilthey, ha coinvolto segmenti interdisciplinari compositi ed eterogenei che vengono qui posti in evidenza e discussi al fine di aggiungere ulteriori elementi alla comprensione di un ambito teorico e storiografico che appare tanto significativo quanto di complicata definizione. Dopo la morte di Dilthey, personaggio particolarmente significativo nell’ambito del dibattito intorno al concetto di Weltanschauung, si sono susseguiti numerosi contributi volti a chiarire ulteriormente tale concetto, e ciò certamente anche in virtù di quanto aveva autorevolmente sostenuto, in sede sia teorica che storiografica, il filosofo di Biebrich; basti pensare che intellettuali di prim’ordine come per esempio Jaspers, Rickert ed Heidegger, per citare soltanto alcuni tra i più rappresentativi, hanno dedicato a tale questione intere opere fondamentali e poi risultate estremamente significative tanto in relazione al problema specifico delle Weltanschauungen quanto rispetto alla struttura complessiva dei rispettivi sistemi filosofici. Il volume in questione si occupa di questi e di altri autori particolarmente significativi del Novecento, cercando di fornire una possibile chiave di lettura in grado di rendere le coordinate generali entro le quali inquadrare la storia del concetto di Weltanschauung nella cultura tedesca, filosofica e non, del ventesimo secolo. Dopo avere tracciato un quadro generale a proposito del dibattito intorno al problema delle Weltanschauungen così come si è sviluppato in Germania nella prima metà del ‘900, il lavoro indugia su alcuni personaggi particolarmente importanti in relazione a tale tema specifico: tra questi K. Jaspers (specie per quanto riguarda l’elaborazione di una Psychologie der Weltanschauungen), H. Rickert (per la critica all’opera jaspersiana e la riproposizione del problema gnoseologico come punto essenziale della riflessione filosofica), M. Heidegger (per l’originale sviluppo dell’idea di Weltanschauung a partire dall’oltrepassamento delle posizioni di Dilthey e di Jaspers), M. Scheler (per il rapporto tra sociologia e Weltanschauungslehre), K. Mannheim (per le ricadute sociologiche della Weltanschauungslehre) e K. Joël (per l’importante contributo reso al progetto di un possibile inventario delle principali forme storiche di Weltanschauungen). Il volume si chiude con una rilettura critica e comparativa di tale, ampio dibattito che ha attraversato, in varie forme, il Novecento, mettendolo in relazione con alcuni tra gli i più recenti sviluppi storiografici ed ermeneutici. Emerge, così, un quadro teorico quantomai denso e vivace, laddove il concetto di Weltanschauung risulta essere stato elaborato, seppur a partire dalle importanti e composite riflessioni del secolo precedente, lungo direzioni originali ed eterogenee, ad ulteriore conferma della sua complessa valenza culturale (e non solo filosofica) nella Kulturgeschichte europea degli ultimi due secoli.File | Dimensione | Formato | |
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