Questo studio intende risalire all’inquietudine da cui origina il segreto che Emilio Cecchi attribuisce all’altro, sia esso un animale, un popolo arcaico, l’universo metropolitano moderno. Tale segreto è il riconoscibile emblema di un disordine che scompagina il visibile, il segnale di una confusione minacciosa delle forme del mondo. Esso avverte dell’arrivo di una catastrofe. Il registro delle scritture diaristiche e odeporiche che qui si censiscono è talora desolato-apocalittico, altre volte sublime-apocalittico. Contro l’enigma dell’alieno e del lontano non è sempre schermo bastevole il gioco consueto della domesticazione e della comparazione, nel tentativo di prendere la misura dell’altro. Certo è che lo scrittore esce comunque dalla propria camera, si espone al pericolo del viaggio come rivelazione e mutamento dell’io, giunge talora al termine del mutamento quando quest’ultimo diviene incontrollabile.
La misura dell'altro. Animali e viaggi di Emilio Cecchi
SCHILIRO', MASSIMO
2017-01-01
Abstract
Questo studio intende risalire all’inquietudine da cui origina il segreto che Emilio Cecchi attribuisce all’altro, sia esso un animale, un popolo arcaico, l’universo metropolitano moderno. Tale segreto è il riconoscibile emblema di un disordine che scompagina il visibile, il segnale di una confusione minacciosa delle forme del mondo. Esso avverte dell’arrivo di una catastrofe. Il registro delle scritture diaristiche e odeporiche che qui si censiscono è talora desolato-apocalittico, altre volte sublime-apocalittico. Contro l’enigma dell’alieno e del lontano non è sempre schermo bastevole il gioco consueto della domesticazione e della comparazione, nel tentativo di prendere la misura dell’altro. Certo è che lo scrittore esce comunque dalla propria camera, si espone al pericolo del viaggio come rivelazione e mutamento dell’io, giunge talora al termine del mutamento quando quest’ultimo diviene incontrollabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.