L’esigenza di acquisire risorse finanziare e sollevare lo Stato e gli altri enti territoriali dai costi di gestione dei beni culturali ha determinato l’avvio di un diffuso processo di privatizzazione del patrimonio costruito. Gli immobili, alienati o conferiti in concessione a privati per lunghi periodi, sono adibiti a nuove funzioni, che impongono trasformazioni per l’adeguamento a differenti esigenze. Tali interventi richiedono azioni di indirizzo e di controllo, per le quali la pubblica amministrazione ha la necessità di dotarsi di nuovi strumenti, rivolti sia a garantire la permanenza dei valori espressi dai beni, sia ad orientare le scelte in funzione delle politiche di sviluppo del territorio. Partendo dalla disamina dell’impianto normativo e delle esperienze condotte in Italia, il testo analizza le fasi, le attività e gli esiti del processo di privatizzazione, individua gli attori ed i loro ruoli. Elaborando una procedura per la verifica di compatibilità al riuso, indirizza nella selezione di categorie di destinazioni d’uso coerenti con gli obiettivi di tutela e valorizzazione e fornisce una guida per la definizione delle prescrizioni che accompagnano l’autorizzazione all’alienazione o alla concessione d’uso. In questo scenario, la privatizzazione costituisce un’opportunità per influenzare le interazioni con il contesto urbano e territoriale, attivando, attraverso sinergie tra settore pubblico e privato, processi di riqualificazione socio-economica a scala più ampia.
Titolo: | Nuovi usi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio costruito. La privatizzazione dei beni immobili pubblici |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2010 |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/118598 |
ISBN: | 978-88-568-2454-4 |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Monografia o trattato scientifico |