Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse nei confronti di building blocks in grado di formare strutture 3D di natura supramolecolare, con caratteristiche chimico-fisiche, sia ottiche che elettriche, differenti rispetto alle molecole di partenza.1 Infatti, sistemi 3D opportunamente assemblati sono in grado rispondere in maniera differente a stimoli fotonici, chimici o elettrici, rendendoli utili per svariate applicazioni in ambito tecnologico. Tuttavia, l’utilizzo di tali sistemi supramolecolari necessità della possibilità di controllare i fenomeni di aggregazione in matrici solide, dove sistemi di questo genere sono difficilmente conservati.2 In quest’ambito ci siamo occupati di sintetizzare dei sistemi oligomerici con più unità calix-areniche3 in grado di allocare gruppi alchil-ammonio, legati alle posizioni meso-5,15 di un core porfirinico. L’assemblato supramolecolare altamente ordinato, ottenuto e caratterizzato in soluzione, è stato trasferito su una matrice polimerica (PDMS). Dagli studi effettuati è stato possibile osservare che in seguito a brevi shock termici, si ha una parziale riformazione dell’originale struttura supramolecolare, persa in seguito al passaggio in matrice. Inoltre, l’intero processo può essere ripetuto ciclicamente permettendo di avere una “reversible order-disorder transition”. Questo fenomeno, da noi descritto per la prima volta, può essere interpretato in termini di memory recovery system, ovvero come un materiale in grado di ricordare in parte l’organizzazione supramolecolare passata e di rispristinare tale architettura.4 1 a) Gratzel, M. et al. Nat. Chem., 2014, 6, 242; b) Diau E. W.-G. et al., Chem. Soc. Rev., 2013, 42, 291. 2 F. Kang, et al. Nanomaterials, 2016, 6, 51. 3 Trusso Sfrazzetto G. et al. Macromolecules, 2012, 45, 7549. 4 Tuccitto, N.; et al. Chem. Commun., 2016, 52, 11681.
Architetture supramolecolari 3D basate su Calix[5]areni e derivati porfirinici.
GANGEMI, CHIARA MARIA ANTONIETTA;TRUSSO SFRAZZETTO, GIUSEPPE;PAPPALARDO, ANDREA;TOMASELLI, Gaetano;TOSCANO, Rosa Maria;BALLISTRERI, Francesco Paolo;MARLETTA, Giovanni
2017-01-01
Abstract
Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse nei confronti di building blocks in grado di formare strutture 3D di natura supramolecolare, con caratteristiche chimico-fisiche, sia ottiche che elettriche, differenti rispetto alle molecole di partenza.1 Infatti, sistemi 3D opportunamente assemblati sono in grado rispondere in maniera differente a stimoli fotonici, chimici o elettrici, rendendoli utili per svariate applicazioni in ambito tecnologico. Tuttavia, l’utilizzo di tali sistemi supramolecolari necessità della possibilità di controllare i fenomeni di aggregazione in matrici solide, dove sistemi di questo genere sono difficilmente conservati.2 In quest’ambito ci siamo occupati di sintetizzare dei sistemi oligomerici con più unità calix-areniche3 in grado di allocare gruppi alchil-ammonio, legati alle posizioni meso-5,15 di un core porfirinico. L’assemblato supramolecolare altamente ordinato, ottenuto e caratterizzato in soluzione, è stato trasferito su una matrice polimerica (PDMS). Dagli studi effettuati è stato possibile osservare che in seguito a brevi shock termici, si ha una parziale riformazione dell’originale struttura supramolecolare, persa in seguito al passaggio in matrice. Inoltre, l’intero processo può essere ripetuto ciclicamente permettendo di avere una “reversible order-disorder transition”. Questo fenomeno, da noi descritto per la prima volta, può essere interpretato in termini di memory recovery system, ovvero come un materiale in grado di ricordare in parte l’organizzazione supramolecolare passata e di rispristinare tale architettura.4 1 a) Gratzel, M. et al. Nat. Chem., 2014, 6, 242; b) Diau E. W.-G. et al., Chem. Soc. Rev., 2013, 42, 291. 2 F. Kang, et al. Nanomaterials, 2016, 6, 51. 3 Trusso Sfrazzetto G. et al. Macromolecules, 2012, 45, 7549. 4 Tuccitto, N.; et al. Chem. Commun., 2016, 52, 11681.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.