Il volume, nato dall’idea di riprendere i pochi studi esistenti su questa classe ceramica e soprattutto, di avviare – dopo alcuni tentativi negli anni ’30 del secolo scorso e la prima messa a punto di D. C. Spitzer negli anni ’40 – la costituzione di un ricco corpus, fornisce attraverso un ricco catalogo un’ampia documentazione di base sulla qual è stato possibile riesaminare in termini più sistematici e rigorosi le problematiche legate a questa particolare produzione ceramica a vernice rossa dfi età romana. All’elaborazione di una nuova classificazione tipologica con l’individuazione di tre specifiche forme funzionali sono state affiancate indagini sulla destinazione d’uso e sugli aspetti dimensionali ed un’accurata lettura del rpertorio iconografico che ha portato alla distinzione, tra l’altro, di schemi compositivi. L’applicazione di nuovi approcci metodologici ha inoltre reso possibile abbinare una lettura iconografica ad una iconologica del repertorio iconografico, individuando significati, contenuti e sclete adottate dagli artigiani esecutori. La lettura analitica dei contesti stratigrafici più affidabili ha consentito di precisare l’arco cronologico di produzione, mentre, analisi archeometriche eseguite per la prima volta hanno permesso di definire più decisamente il luogo di produzione.
La ceramica corinzia decorata a rilievo. Tipologia, cronologia ed iconografia di una classe ceramica greca di età imperiale. Rei Cretariae Romanae Fautorum
MALFITANA, DANIELE
2007-01-01
Abstract
Il volume, nato dall’idea di riprendere i pochi studi esistenti su questa classe ceramica e soprattutto, di avviare – dopo alcuni tentativi negli anni ’30 del secolo scorso e la prima messa a punto di D. C. Spitzer negli anni ’40 – la costituzione di un ricco corpus, fornisce attraverso un ricco catalogo un’ampia documentazione di base sulla qual è stato possibile riesaminare in termini più sistematici e rigorosi le problematiche legate a questa particolare produzione ceramica a vernice rossa dfi età romana. All’elaborazione di una nuova classificazione tipologica con l’individuazione di tre specifiche forme funzionali sono state affiancate indagini sulla destinazione d’uso e sugli aspetti dimensionali ed un’accurata lettura del rpertorio iconografico che ha portato alla distinzione, tra l’altro, di schemi compositivi. L’applicazione di nuovi approcci metodologici ha inoltre reso possibile abbinare una lettura iconografica ad una iconologica del repertorio iconografico, individuando significati, contenuti e sclete adottate dagli artigiani esecutori. La lettura analitica dei contesti stratigrafici più affidabili ha consentito di precisare l’arco cronologico di produzione, mentre, analisi archeometriche eseguite per la prima volta hanno permesso di definire più decisamente il luogo di produzione.File | Dimensione | Formato | |
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