Obiettivo della ricerca è stato quello di valutare la risposta alla contaminazione da cadmio e piombo in tre specie di Isopodi terrestri - Armadillidium granulatum, Armadillidium vulgare, Porcellio laevis - e le conseguenti alterazioni ultrastrutturali a carico dell’epatopancreas, principale organo coinvolto nel bioaccumulo di metalli pesanti. Gli animali sono stati alimentati per 21 giorni con foglie di castagno contaminate con tre diverse dosi di cloruro di cadmio e piombo. Al termine del trattamento alcuni individui sono stati utilizzati per valutare il contenuto in metalli mediante ICP-MS, altri sono stati sacrificati per le indagini istologiche ed ultrastrutturali. Tutte le specie saggiate hanno manifestato una spiccata capacità di bioaccumulo dose-dipendente ma variabile in relazione al metallo ed alla specie considerata. L’esposizione ai metalli pesanti ha determinato alterazioni ultrastrutturali a carico dell’epitelio dell’epatopancreas correlate con il livello di contaminazione ed utilizzabili come biomarkers di effetto in programmi di monitoraggio ambientale. Gli Isopodi terrestri vengono da tempo indicati come eccellenti bioindicatori della contaminazione ambientale da metalli pesanti; la nostra ricerca ha confermato quanto precedentemente affermato da Hopkin (1990) circa la loro capacità di bioaccumulo specie-dipendente e pertanto il loro impiego nei programmi di biomonitoraggio ambientale deve essere sottoposto ad una valutazione preliminare.

Bioaccumulo di cadmio e piombo ed alterazioni ultrastrutturali dell’epatopancreas in tre specie di Isopodi terrestri

MAZZEI, VERONICA;OLIVERI CONTI G;FERRANTE, Margherita
2011-01-01

Abstract

Obiettivo della ricerca è stato quello di valutare la risposta alla contaminazione da cadmio e piombo in tre specie di Isopodi terrestri - Armadillidium granulatum, Armadillidium vulgare, Porcellio laevis - e le conseguenti alterazioni ultrastrutturali a carico dell’epatopancreas, principale organo coinvolto nel bioaccumulo di metalli pesanti. Gli animali sono stati alimentati per 21 giorni con foglie di castagno contaminate con tre diverse dosi di cloruro di cadmio e piombo. Al termine del trattamento alcuni individui sono stati utilizzati per valutare il contenuto in metalli mediante ICP-MS, altri sono stati sacrificati per le indagini istologiche ed ultrastrutturali. Tutte le specie saggiate hanno manifestato una spiccata capacità di bioaccumulo dose-dipendente ma variabile in relazione al metallo ed alla specie considerata. L’esposizione ai metalli pesanti ha determinato alterazioni ultrastrutturali a carico dell’epitelio dell’epatopancreas correlate con il livello di contaminazione ed utilizzabili come biomarkers di effetto in programmi di monitoraggio ambientale. Gli Isopodi terrestri vengono da tempo indicati come eccellenti bioindicatori della contaminazione ambientale da metalli pesanti; la nostra ricerca ha confermato quanto precedentemente affermato da Hopkin (1990) circa la loro capacità di bioaccumulo specie-dipendente e pertanto il loro impiego nei programmi di biomonitoraggio ambientale deve essere sottoposto ad una valutazione preliminare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/249469
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