Quando si pensa al Mediterraneo vengono in mente i flussi migratori che dalla costa meridionale si dirigono verso l’Europa. La portata di questo evento è così imponente da cancellare dalla nostra memoria un passato non recentissimo, e tuttavia alquanto importante, che ha visto molti italiani emigrare verso le Americhe, l’Australia, il nord Europa e anche verso i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. Lo studio vuole indagare l’emigrazione italiana in Tunisia, e quella siciliana in particolare, che, all’indomani dell’Unità d’Italia e per metà del XIX secolo, ha rappresentato quantitativamente e qualitativamente un fenomeno sociale non secondario. Basti pensare che nel terzo decennio del XX secolo in Tunisia la comunità italiana contava poco meno di centomila presenze ed era costituita in gran parte da siciliani. Espressione emblematica della comunità siciliana nelle varie realtà urbane tunisine è la presenza in molte città – tra cui Tunis, La Goulette, Beja, Ferryville, Bizerte, Sousse – di quartieri costruiti e abitati da siciliani che prendono il nome di Petite Sicile o di Capaci. In quest’occasione esponiamo i primi risultati di questa ricerca e in particolare soffermeremo l’attenzione sulla forma urbana e sull’evoluzione della Petite Sicile di Tunis. La ricerca si pone l’obiettivo di costruire un Atlante di questi quartieri per evidenziarne i caratteri edilizi e urbanistici e per comprenderne i transfert culturali avvenuti tra Sicilia e Tunisia.
La Petite Sicile. Una storia da cui imparare.
MARTELLIANO, VITO;
2017-01-01
Abstract
Quando si pensa al Mediterraneo vengono in mente i flussi migratori che dalla costa meridionale si dirigono verso l’Europa. La portata di questo evento è così imponente da cancellare dalla nostra memoria un passato non recentissimo, e tuttavia alquanto importante, che ha visto molti italiani emigrare verso le Americhe, l’Australia, il nord Europa e anche verso i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. Lo studio vuole indagare l’emigrazione italiana in Tunisia, e quella siciliana in particolare, che, all’indomani dell’Unità d’Italia e per metà del XIX secolo, ha rappresentato quantitativamente e qualitativamente un fenomeno sociale non secondario. Basti pensare che nel terzo decennio del XX secolo in Tunisia la comunità italiana contava poco meno di centomila presenze ed era costituita in gran parte da siciliani. Espressione emblematica della comunità siciliana nelle varie realtà urbane tunisine è la presenza in molte città – tra cui Tunis, La Goulette, Beja, Ferryville, Bizerte, Sousse – di quartieri costruiti e abitati da siciliani che prendono il nome di Petite Sicile o di Capaci. In quest’occasione esponiamo i primi risultati di questa ricerca e in particolare soffermeremo l’attenzione sulla forma urbana e sull’evoluzione della Petite Sicile di Tunis. La ricerca si pone l’obiettivo di costruire un Atlante di questi quartieri per evidenziarne i caratteri edilizi e urbanistici e per comprenderne i transfert culturali avvenuti tra Sicilia e Tunisia.File | Dimensione | Formato | |
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