Il contributo verte sull’analisi di una ‘trasposizione multipla’ che ha interessato differenti momenti nella diacronia dell’ultimo sessantennio e diversi canali diamesici, delineando un percorso che consente di seguire alcune tappe dell’evoluzione dell’italiano contemporaneo. Si tratta di uno studio delle varietà linguistiche rappresentate nel romanzo “Il bell’Antonio” (1949), del catanese Brancati, da cui furono tratti nel 1960 il film di Bolognini e nel 2005 una fiction televisiva. Già il romanzo presenta moltissimi elementi d’interesse sociolinguistico: Brancati, propenso all’ascolto del parlato reale e alla sua riproposizione letteraria, è un rappresentante e un testimone socioletterario e sociolinguistico dell’assestamento e del rimodellamento delle varietà linguistiche. La lingua dell’opera testimonia il raggiungimento di un livello di complessificazione del panorama linguistico nazionale più avanzato rispetto a quello delle generazioni precedenti, in cui l’italiano regionale era appena profilato e difficilmente distinguibile da quello simulato letterariamente. Nel romanzo sotto al parlato simulato emerge il sostrato della lingua d’autore e soprattutto la dinamica dell’interazione tra lingua e dialetto nei parlanti catanesi del primo Novecento: l’uso dialettale si caratterizza ora come irriflesso ora come intenzionale ed espressivo, arrivando fino all’uso artistico del code switching e mixing. La scrittura di Brancati testimonia validamente come anche nelle aree periferiche l’italiano stesse penetrando a tutti i livelli diastratici e come ne fosse differenziato l’uso in diafasia, ma anche come fosse in via di stabilizzazione l’italiano regionale, che pertanto acquisiva maggior prestigio anche nella coscienza degli scrittori. Il corpus proposto, oltre a documentare la resa letteraria dell’italiano parlato, ha un ulteriore valore testimoniale: il romanzo infatti è andato incontro a transcodificazioni che mostrano sia l’evoluzione diacronica dell’italiano trasmesso - in base anche ai diversi canali diamesici (cinema o televisione)- sia le differenti strategie con cui l’elemento diatopico è reso nell’italiano letterario e in quello trasmesso. Il parlato reale ascoltato e riproposto letterariamente da Brancati viene tradotto in parlato simulato, scritto per essere recitato, attraverso dei passaggi che ne mutano l’originale fisionomia. Dei testi presi in esame verranno approfondite soprattutto: 1) la dinamica scritto/parlato, con particolare attenzione alla resa mimetica del parlato attraverso la riproposizione di tratti morfosintattici e testuali dell’oralità (tratti pronominali, usi verbali substandard, i fenomeni di segmentazione); 2) la dinamica italiano/dialetto, nella doppia prospettiva dell’uso consapevole del regionalismo a fini stilistici o di un suo uso inconsapevole, e della sua diversa resa nell’italiano letterario e in quello trasmesso degli anni Sessanta e del Duemila.

Parole parlate, scritte, filmate. La lingua che cambia ne "Il bell'Antonio" di Brancati e nelle sue trasposizioni

MOTTA, DARIA
2016-01-01

Abstract

Il contributo verte sull’analisi di una ‘trasposizione multipla’ che ha interessato differenti momenti nella diacronia dell’ultimo sessantennio e diversi canali diamesici, delineando un percorso che consente di seguire alcune tappe dell’evoluzione dell’italiano contemporaneo. Si tratta di uno studio delle varietà linguistiche rappresentate nel romanzo “Il bell’Antonio” (1949), del catanese Brancati, da cui furono tratti nel 1960 il film di Bolognini e nel 2005 una fiction televisiva. Già il romanzo presenta moltissimi elementi d’interesse sociolinguistico: Brancati, propenso all’ascolto del parlato reale e alla sua riproposizione letteraria, è un rappresentante e un testimone socioletterario e sociolinguistico dell’assestamento e del rimodellamento delle varietà linguistiche. La lingua dell’opera testimonia il raggiungimento di un livello di complessificazione del panorama linguistico nazionale più avanzato rispetto a quello delle generazioni precedenti, in cui l’italiano regionale era appena profilato e difficilmente distinguibile da quello simulato letterariamente. Nel romanzo sotto al parlato simulato emerge il sostrato della lingua d’autore e soprattutto la dinamica dell’interazione tra lingua e dialetto nei parlanti catanesi del primo Novecento: l’uso dialettale si caratterizza ora come irriflesso ora come intenzionale ed espressivo, arrivando fino all’uso artistico del code switching e mixing. La scrittura di Brancati testimonia validamente come anche nelle aree periferiche l’italiano stesse penetrando a tutti i livelli diastratici e come ne fosse differenziato l’uso in diafasia, ma anche come fosse in via di stabilizzazione l’italiano regionale, che pertanto acquisiva maggior prestigio anche nella coscienza degli scrittori. Il corpus proposto, oltre a documentare la resa letteraria dell’italiano parlato, ha un ulteriore valore testimoniale: il romanzo infatti è andato incontro a transcodificazioni che mostrano sia l’evoluzione diacronica dell’italiano trasmesso - in base anche ai diversi canali diamesici (cinema o televisione)- sia le differenti strategie con cui l’elemento diatopico è reso nell’italiano letterario e in quello trasmesso. Il parlato reale ascoltato e riproposto letterariamente da Brancati viene tradotto in parlato simulato, scritto per essere recitato, attraverso dei passaggi che ne mutano l’originale fisionomia. Dei testi presi in esame verranno approfondite soprattutto: 1) la dinamica scritto/parlato, con particolare attenzione alla resa mimetica del parlato attraverso la riproposizione di tratti morfosintattici e testuali dell’oralità (tratti pronominali, usi verbali substandard, i fenomeni di segmentazione); 2) la dinamica italiano/dialetto, nella doppia prospettiva dell’uso consapevole del regionalismo a fini stilistici o di un suo uso inconsapevole, e della sua diversa resa nell’italiano letterario e in quello trasmesso degli anni Sessanta e del Duemila.
2016
978-88-7667-566-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/251240
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