La modifica della struttura commerciale sempre più legata alla globalizzazione ha prodotto negli ultimi decenni la rottura culturale del binomio città-commercio. Alla primordiale strada-mercato si è accostata, in alcuni casi sostituendola, la concentrazione commerciale in grandi strutture di vendita. I luoghi del commercio abbandonano il tessuto urbano per ‘aggrapparsi’ alle occasioni offerte dal sistema della grande mobilità infrastrutturale. Cambiano i modi, i luoghi e gli scenari dello scambio; alla città commerciale si sostituisce l’edilizia per il commercio. La recente crisi economica, con la chiusura di attività economiche e l’abbandono di numerosi edifici e centri commerciali, ha messo in discussione questo modello distributivo specializzato, determinando una geografia dell’abbandono commerciale e una nuova configurazione del binomio territorio-commercio, solo in parte imputabile all’odierna crisi, le cui motivazioni sono anche da ricercare nel ritorno alla città, nella valorizzazione delle risorse locali e nella crescita del commercio online. Il contributo proposto, prendendo spunto da una prima ricerca del 2004, vuole indagare in un tempo lungo, dal 1972 ai nostri giorni, lo sviluppo della struttura commerciale del sud-est siciliano e in particolare dei territori di Siracusa e Melilli che, pur essendo entità amministrative distinte – caratterizzate da autonome e non coordinate strategie di gestione del territorio –, rappresentano un unico caso studio.
Nuove geografie del commercio. Riflessioni sulla rottura culturale del binomio città-commercio
MARTELLIANO, VITO
2015-01-01
Abstract
La modifica della struttura commerciale sempre più legata alla globalizzazione ha prodotto negli ultimi decenni la rottura culturale del binomio città-commercio. Alla primordiale strada-mercato si è accostata, in alcuni casi sostituendola, la concentrazione commerciale in grandi strutture di vendita. I luoghi del commercio abbandonano il tessuto urbano per ‘aggrapparsi’ alle occasioni offerte dal sistema della grande mobilità infrastrutturale. Cambiano i modi, i luoghi e gli scenari dello scambio; alla città commerciale si sostituisce l’edilizia per il commercio. La recente crisi economica, con la chiusura di attività economiche e l’abbandono di numerosi edifici e centri commerciali, ha messo in discussione questo modello distributivo specializzato, determinando una geografia dell’abbandono commerciale e una nuova configurazione del binomio territorio-commercio, solo in parte imputabile all’odierna crisi, le cui motivazioni sono anche da ricercare nel ritorno alla città, nella valorizzazione delle risorse locali e nella crescita del commercio online. Il contributo proposto, prendendo spunto da una prima ricerca del 2004, vuole indagare in un tempo lungo, dal 1972 ai nostri giorni, lo sviluppo della struttura commerciale del sud-est siciliano e in particolare dei territori di Siracusa e Melilli che, pur essendo entità amministrative distinte – caratterizzate da autonome e non coordinate strategie di gestione del territorio –, rappresentano un unico caso studio.File | Dimensione | Formato | |
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