I sistemi di interlingua delle persone sorde tendono alla fossilizzazione sia per la difficoltà di accesso alle opzioni strutturali della lingua dovuta alla difficoltà di accesso naturale alla comunicazione e al feedback dei parlanti nativi. Il presente studio esplora la natura delle interlingue fossilizzate in due utenti sordi che hanno appreso l’italiano in condizioni di input ristretto. A questo scopo, sono state filmate le interazioni tra le persone sorde e alcuni parlanti monolingui (cioè senza alcuna competenza di lingua dei segni) in contesto informale, analizzando anche la presenza e la funzione di eventuali segni o di gesti nel sistema linguistico della varietà. L’obbiettivo primario della ricerca è quello di esplorare il livello di avanzamento dei due apprendenti utilizzando la Teoria della Processabilità (Pieneman, 1998; Di Biase, e Kawaguchi, 2002). Un secondo obbiettivo è quello di testare la gerarchia delle abilità della Teoria stessa su apprendenti atipici, con un accesso ristretto agli input di L2. L’ipotesi è che l’interlingua delle persone sorde presenti delle peculiarità legate alle difficoltà di accesso alla semantica della L2 che non sono contemplate in un modello implicazionale rigidamente grammaticale come quello della Teoria della Processabilità.
L'Italiano dei sordi. L'ipotesi dell'interlingua e la teoria della processabilità
FONTANA, SABINA
2015-01-01
Abstract
I sistemi di interlingua delle persone sorde tendono alla fossilizzazione sia per la difficoltà di accesso alle opzioni strutturali della lingua dovuta alla difficoltà di accesso naturale alla comunicazione e al feedback dei parlanti nativi. Il presente studio esplora la natura delle interlingue fossilizzate in due utenti sordi che hanno appreso l’italiano in condizioni di input ristretto. A questo scopo, sono state filmate le interazioni tra le persone sorde e alcuni parlanti monolingui (cioè senza alcuna competenza di lingua dei segni) in contesto informale, analizzando anche la presenza e la funzione di eventuali segni o di gesti nel sistema linguistico della varietà. L’obbiettivo primario della ricerca è quello di esplorare il livello di avanzamento dei due apprendenti utilizzando la Teoria della Processabilità (Pieneman, 1998; Di Biase, e Kawaguchi, 2002). Un secondo obbiettivo è quello di testare la gerarchia delle abilità della Teoria stessa su apprendenti atipici, con un accesso ristretto agli input di L2. L’ipotesi è che l’interlingua delle persone sorde presenti delle peculiarità legate alle difficoltà di accesso alla semantica della L2 che non sono contemplate in un modello implicazionale rigidamente grammaticale come quello della Teoria della Processabilità.File | Dimensione | Formato | |
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