Il polietilene biomedico (UHMWPE) viene comunemente usato nelle protesi di articolazioni mobili. L’irraggiamento con fasci di elettroni è in grado di modificare opportunamente il polietilene riducendo la formazione di detriti dovuti all’usura. Bisogna però evitare che polimero venga a contatto con l’ossigeno dell'aria, sia durante che dopo l'irraggiamento, perché può interagire con i radicali liberi innescando ulteriori reazioni chimiche che inficiano le prestazioni meccaniche del materiale. In questo lavoro abbiamo studiato le condizioni più idonee per applicare il processo di irraggiamento all’UHMWPE in modo da garantire delle condizioni tali da limitare i pericoli di ossidazione. A tal fine il polimero è stato miscelato con diverse percentuali in peso di vitamina E (anti-ossidante), irraggiato con fasci di elettroni in presenza di aria (con dose di 100 kGy) ed infine stabilizzato termicamente (“annealing”). Il materiale è stato inoltre caratterizzato con diverse analisi sia fisiche che meccaniche, al fine di evidenziare l'efficacia dell’antiossidante e delle condizioni d’irraggiamento. I risultati hanno confermato che gli accorgimenti adottati consentono di aumentare la resistenza all’usura del polietilene, mantenendo una buona duttilità del materiale.
EFFETTI INDOTTI DALL’IRRAGGIAMENTO CON FASCI DI ELETTRONI NEL POLIETILENE BIOMEDICO MISCELATO CON ANTIOSSIDANTE
AUDITORE, LUCREZIA;MORGANA, EMANUELE
2011-01-01
Abstract
Il polietilene biomedico (UHMWPE) viene comunemente usato nelle protesi di articolazioni mobili. L’irraggiamento con fasci di elettroni è in grado di modificare opportunamente il polietilene riducendo la formazione di detriti dovuti all’usura. Bisogna però evitare che polimero venga a contatto con l’ossigeno dell'aria, sia durante che dopo l'irraggiamento, perché può interagire con i radicali liberi innescando ulteriori reazioni chimiche che inficiano le prestazioni meccaniche del materiale. In questo lavoro abbiamo studiato le condizioni più idonee per applicare il processo di irraggiamento all’UHMWPE in modo da garantire delle condizioni tali da limitare i pericoli di ossidazione. A tal fine il polimero è stato miscelato con diverse percentuali in peso di vitamina E (anti-ossidante), irraggiato con fasci di elettroni in presenza di aria (con dose di 100 kGy) ed infine stabilizzato termicamente (“annealing”). Il materiale è stato inoltre caratterizzato con diverse analisi sia fisiche che meccaniche, al fine di evidenziare l'efficacia dell’antiossidante e delle condizioni d’irraggiamento. I risultati hanno confermato che gli accorgimenti adottati consentono di aumentare la resistenza all’usura del polietilene, mantenendo una buona duttilità del materiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.