La fama di Federico De Roberto, dopo anni di oblio, è ormai consolidata ed è riconosciuta l’assoluta eccellenza del suo capolavoro narrativo, I Vicerè, ma anche di altri romanzi come L’illusione e L’imperio. In questo libro, invece, Giuseppe Traina studia altri aspetti meno noti della produzione derobertiana: i due romanzi considerati “minori” (Ermanno Raeli e Spasimo); le novelle, spesso geniali; la produzione teatrale, quasi sempre sfortunata. E rimette in piena luce l’aspetto contraddittorio, ironico e autoironico, metaletterario e talvolta perfino ghiribizzoso della scrittura di De Roberto: un autore capace di mescolare le carte, di sorprendere il lettore e poi di nuovo deluderne le attese, sempre sperimentando vie nuove, per insoddisfazione caratteriale o, più probabilmente, per una precisa attitudine a guardare oltre le poetiche dominanti, le “scuole”, le appartenenze, verso un orizzonte più libero, in cui la letteratura sia frutto di un’ispirazione ostinatamente fuori dagli schemi.

Un altro De Roberto. Esperimenti e ghiribizzi di uno scrittore

Giuseppe Traina
2018-01-01

Abstract

La fama di Federico De Roberto, dopo anni di oblio, è ormai consolidata ed è riconosciuta l’assoluta eccellenza del suo capolavoro narrativo, I Vicerè, ma anche di altri romanzi come L’illusione e L’imperio. In questo libro, invece, Giuseppe Traina studia altri aspetti meno noti della produzione derobertiana: i due romanzi considerati “minori” (Ermanno Raeli e Spasimo); le novelle, spesso geniali; la produzione teatrale, quasi sempre sfortunata. E rimette in piena luce l’aspetto contraddittorio, ironico e autoironico, metaletterario e talvolta perfino ghiribizzoso della scrittura di De Roberto: un autore capace di mescolare le carte, di sorprendere il lettore e poi di nuovo deluderne le attese, sempre sperimentando vie nuove, per insoddisfazione caratteriale o, più probabilmente, per una precisa attitudine a guardare oltre le poetiche dominanti, le “scuole”, le appartenenze, verso un orizzonte più libero, in cui la letteratura sia frutto di un’ispirazione ostinatamente fuori dagli schemi.
2018
978-88-99306-75-5
De Roberto; narrativa; Italia; Ottocento; teatro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/321570
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