Lo skyline dei centri storici europei è da sempre connotato dalla presenza di torri campanarie di fattura tradizionale. Questi edifici, nei quali spicca l’imponente verticalità rispetto alle ridotte dimensioni planimetriche, costituiscono rilevanti simboli del paesaggio ispanico sin dal XII secolo e restano una costante anche nei secoli successivi. Il vasto territorio della Castilla y León è disseminato di piccoli paesi ormai quasi del tutto spopolati e nei quali sorgono chiese parrocchiali che un tempo rappresentavano veri e propri centri di potere e importanti punti di riferimento per il circondario. In molti casi, tali luoghi di culto e le relative torri campanarie si trovano in uno stato di grave abbandono che ha portato alla loro scomparsa o a crolli parziali. Ciò causa una considerevole perdita per il patrimonio storico europeo, che al contrario va necessariamente tutelato e conservato. Un attento rilievo di queste strutture snelle, anche grazie all’ausilio delle più moderne tecniche di fotogrammetria digitale, permette al “documento di pietra” di “raccontare” non solo il proprio stato di conservazione ma anche le diverse tecniche e fasi costruttive in mancanza di adeguate fonti archivistiche. In questo paper si riassumono i risultati della ricerca condotta sulle rovine delle torri campanarie di Villaesper e Villacarralón, considerate emblematiche per l’areale vallisoletano e mai indagate precedentemente. Per ognuna di esse è stata intrapresa una campagna di rilievi fotogrammetrici e tridimensionali che ha permesso un’anamnesi attenta del “corpus” della fabbrica, analizzando configurazioni geometriche, materiali, tecniche e fasi costruttive differenti. Si sono così ottenute informazioni utili sui possibili meccanismi di dissesto che hanno provocato il collasso della struttura e sulle patologie ancora in atto. Ciò ha rappresentato anche l’occasione per proporre una ricostruzione virtuale tridimensionale, al fine di preservarne la memoria nella speranza di auspicabili interventi di recupero da parte delle amministrazioni, per incentivare lo sviluppo sociale ed economico locale.

Le torri campanarie tradizionali a rischio in Castilla y León. Anamnesi di due casi emblematici

Salemi Angelo;Mondello Attilio
;
2018-01-01

Abstract

Lo skyline dei centri storici europei è da sempre connotato dalla presenza di torri campanarie di fattura tradizionale. Questi edifici, nei quali spicca l’imponente verticalità rispetto alle ridotte dimensioni planimetriche, costituiscono rilevanti simboli del paesaggio ispanico sin dal XII secolo e restano una costante anche nei secoli successivi. Il vasto territorio della Castilla y León è disseminato di piccoli paesi ormai quasi del tutto spopolati e nei quali sorgono chiese parrocchiali che un tempo rappresentavano veri e propri centri di potere e importanti punti di riferimento per il circondario. In molti casi, tali luoghi di culto e le relative torri campanarie si trovano in uno stato di grave abbandono che ha portato alla loro scomparsa o a crolli parziali. Ciò causa una considerevole perdita per il patrimonio storico europeo, che al contrario va necessariamente tutelato e conservato. Un attento rilievo di queste strutture snelle, anche grazie all’ausilio delle più moderne tecniche di fotogrammetria digitale, permette al “documento di pietra” di “raccontare” non solo il proprio stato di conservazione ma anche le diverse tecniche e fasi costruttive in mancanza di adeguate fonti archivistiche. In questo paper si riassumono i risultati della ricerca condotta sulle rovine delle torri campanarie di Villaesper e Villacarralón, considerate emblematiche per l’areale vallisoletano e mai indagate precedentemente. Per ognuna di esse è stata intrapresa una campagna di rilievi fotogrammetrici e tridimensionali che ha permesso un’anamnesi attenta del “corpus” della fabbrica, analizzando configurazioni geometriche, materiali, tecniche e fasi costruttive differenti. Si sono così ottenute informazioni utili sui possibili meccanismi di dissesto che hanno provocato il collasso della struttura e sulle patologie ancora in atto. Ciò ha rappresentato anche l’occasione per proporre una ricostruzione virtuale tridimensionale, al fine di preservarne la memoria nella speranza di auspicabili interventi di recupero da parte delle amministrazioni, per incentivare lo sviluppo sociale ed economico locale.
2018
978-84-697-7033-7
Edifici in rovina; Architettura religiosa del XVI secolo; Torri campanarie tradizionali; Tecniche costruttive storiche; Rilievo fotogrammetrico 3D; Villaesper; Villacarralón
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/328573
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