Garantire la fruibilità di tutti gli spazi a ciascun utente, senza disagi o impedimenti, equivale ad affermare il diritto umano alla mobilità ed è segno di civiltà e di rispetto per la dignità degli individui. È ormai opinione condivisa che si debba pensare agli edifici in termini di accessibilità, con un approccio progettuale di tipo inclusivo, anche nel caso di interventi sull’esistente. Con il presente contributo si intende proporre un iter metodologico, applicato agli edifici della cittadella universitaria di Catania, che consente di riconoscere le carenze del costruito esistente, attraverso una lettura critica dei luoghi, e di individuare le soluzioni tecniche in grado di garantire la fruizione multisensoriale degli spazi.
QUALITÀ ARCHITETTONICA E ACCESSIBILITÀ NELLA RIQUALIFICAZIONE DI EDIFICI ESISTENTI
Gaetano Sciuto
;Stefano Cascone
2018-01-01
Abstract
Garantire la fruibilità di tutti gli spazi a ciascun utente, senza disagi o impedimenti, equivale ad affermare il diritto umano alla mobilità ed è segno di civiltà e di rispetto per la dignità degli individui. È ormai opinione condivisa che si debba pensare agli edifici in termini di accessibilità, con un approccio progettuale di tipo inclusivo, anche nel caso di interventi sull’esistente. Con il presente contributo si intende proporre un iter metodologico, applicato agli edifici della cittadella universitaria di Catania, che consente di riconoscere le carenze del costruito esistente, attraverso una lettura critica dei luoghi, e di individuare le soluzioni tecniche in grado di garantire la fruizione multisensoriale degli spazi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.