Nel suo lungo percorso, Umberto Eco ha ingaggiato uno strenuo agone con le varie metamorfosi dello gnosticismo: il pensiero ermetico, il decostruzionismo, la sindrome del complotto, «l'errore del mondo» come categoria ontologica e non ermeneutica. Nell'universo allucinato e paranoico del Pendolo di Foucault, c'è una nota costante che unifica le esperienze dei personaggi principali: Diotallevi, Belbo, Casaubon alla fine del loro percorso di maturazione, e Lia prima di tutti, tentano di contrastare la deriva delle interpretazioni recuperando una parola incarnata, dimostrando fiducia in un'ermeneutica fondata sul corpo, risolvendo così l'acosmismo della gnosi, che individua una dualità insanabile e radicale tra Dio e mondo, tra lo spirito e la carne. In Baudolino il racconto gnostico della formazione della hyle, la materia primordiale, dal peccato di Sophia, si può leggere in filigrana nella storia di Ipazia, che tenta di redimere l'errore della creazione attraverso la professione dell'apatia. L'incontro con Baudolino le schiude la scoperta dell'alterità, quindi del limite, condizione necessaria per la concezione del desiderio: e tutto ciò avviene non tramite la confutazione teologica, ma attraverso la conoscenza del corpo. Mentre la riflessione teorica di Eco riconosce nel corpo uno «zoccolo duro dell'Essere», un già dato irriducibile, che resiste costituendo la condizione dell'attività ermeneutica, la sua indagine narrativa esplora la dissoluzione dell'identità nell'avventura di Yambo, protagonista e narratore de La misteriosa fiamma della regina Loana, puer senex che ha smarrito la memoria personale e quindi la coscienza del corpo, che sente altro da sé, e che mette in scena l'antica tentazione gnostica del «ritorno a sé stessi» affidandosi soltanto sulla conoscenza: le illustrazioni, Loana e gli altri fumetti dell'adolescenza, sono i fantasmi che non riescono a dare un volto e un corpo all'epifania evocata e alla fine disattesa.

Umberto Eco e il corpo a corpo con la gnosi

G. Palazzolo
2019-01-01

Abstract

Nel suo lungo percorso, Umberto Eco ha ingaggiato uno strenuo agone con le varie metamorfosi dello gnosticismo: il pensiero ermetico, il decostruzionismo, la sindrome del complotto, «l'errore del mondo» come categoria ontologica e non ermeneutica. Nell'universo allucinato e paranoico del Pendolo di Foucault, c'è una nota costante che unifica le esperienze dei personaggi principali: Diotallevi, Belbo, Casaubon alla fine del loro percorso di maturazione, e Lia prima di tutti, tentano di contrastare la deriva delle interpretazioni recuperando una parola incarnata, dimostrando fiducia in un'ermeneutica fondata sul corpo, risolvendo così l'acosmismo della gnosi, che individua una dualità insanabile e radicale tra Dio e mondo, tra lo spirito e la carne. In Baudolino il racconto gnostico della formazione della hyle, la materia primordiale, dal peccato di Sophia, si può leggere in filigrana nella storia di Ipazia, che tenta di redimere l'errore della creazione attraverso la professione dell'apatia. L'incontro con Baudolino le schiude la scoperta dell'alterità, quindi del limite, condizione necessaria per la concezione del desiderio: e tutto ciò avviene non tramite la confutazione teologica, ma attraverso la conoscenza del corpo. Mentre la riflessione teorica di Eco riconosce nel corpo uno «zoccolo duro dell'Essere», un già dato irriducibile, che resiste costituendo la condizione dell'attività ermeneutica, la sua indagine narrativa esplora la dissoluzione dell'identità nell'avventura di Yambo, protagonista e narratore de La misteriosa fiamma della regina Loana, puer senex che ha smarrito la memoria personale e quindi la coscienza del corpo, che sente altro da sé, e che mette in scena l'antica tentazione gnostica del «ritorno a sé stessi» affidandosi soltanto sulla conoscenza: le illustrazioni, Loana e gli altri fumetti dell'adolescenza, sono i fantasmi che non riescono a dare un volto e un corpo all'epifania evocata e alla fine disattesa.
2019
9788846754288
Umberto Eco, Gnosi, Bodily turn, Narrativa, Romanzo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/372717
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