L'intreccio dei percorsi accademici con pratiche di volontariato, associazionismo e cittadinanza attiva, si può declinare in vari modi, e può intendersi come un'opportunità per generare benefici reciproci. Esistono approcci alla ricerca, quali per esempio la Ricerca-Azione, atti a esplorare in pratica potenzialità e margini di cambiamento della città e del territorio esperendo tale intreccio, attraverso partnership tra organizzazioni di comunità e gruppi di ricerca. La costruzione di tali partnership, proprie della Ricerca-Azione e di tutte quelle forme di relazione tra università e cittadinanza attiva, prevede un'attitudine allo scambio, e la capacità di saper esperire, da parte dei soggetti accademici, percorsi di Servizio di Comunità. Questa espressione, nota nel mondo anglosassone come Community Service, merita alcune precisazioni. L'obiettivo del paper è mostrarne, con un esempio autobiografico, alcune caratteristiche. Attraverso il racconto di un'esperienza svolta in un contesto dalle forti marginalità socio-economiche e criticità ambientali quale lo Stato del Mississippi, USA, in cui si manifestano gli esiti palesi di dinamiche di potere distorte, si intende mettere a fuoco modalità, potenzialità e limiti del Servizio di Comunità. Il paper si propone quindi come strumento di riflessione affinché il Servizio di Comunità possa essere riconosciuto, in maniera chiara, come valore aggiunto alla qualità della ricerca e dell'offerta formativa. Il fine ultimo è individuare possibili finestre di opportunità per le università italiane che intendano catalizzare e alimentare processi di sviluppo locale, di lungo termine, attraverso pratiche di servizio in sinergia con le comunità locali più disagiate.

Servizio di comunità

Giusy Pappalardo
Primo
2017-01-01

Abstract

L'intreccio dei percorsi accademici con pratiche di volontariato, associazionismo e cittadinanza attiva, si può declinare in vari modi, e può intendersi come un'opportunità per generare benefici reciproci. Esistono approcci alla ricerca, quali per esempio la Ricerca-Azione, atti a esplorare in pratica potenzialità e margini di cambiamento della città e del territorio esperendo tale intreccio, attraverso partnership tra organizzazioni di comunità e gruppi di ricerca. La costruzione di tali partnership, proprie della Ricerca-Azione e di tutte quelle forme di relazione tra università e cittadinanza attiva, prevede un'attitudine allo scambio, e la capacità di saper esperire, da parte dei soggetti accademici, percorsi di Servizio di Comunità. Questa espressione, nota nel mondo anglosassone come Community Service, merita alcune precisazioni. L'obiettivo del paper è mostrarne, con un esempio autobiografico, alcune caratteristiche. Attraverso il racconto di un'esperienza svolta in un contesto dalle forti marginalità socio-economiche e criticità ambientali quale lo Stato del Mississippi, USA, in cui si manifestano gli esiti palesi di dinamiche di potere distorte, si intende mettere a fuoco modalità, potenzialità e limiti del Servizio di Comunità. Il paper si propone quindi come strumento di riflessione affinché il Servizio di Comunità possa essere riconosciuto, in maniera chiara, come valore aggiunto alla qualità della ricerca e dell'offerta formativa. Il fine ultimo è individuare possibili finestre di opportunità per le università italiane che intendano catalizzare e alimentare processi di sviluppo locale, di lungo termine, attraverso pratiche di servizio in sinergia con le comunità locali più disagiate.
2017
9788899237080
community, social practices, inclusive processes
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/374525
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