Il contributo esamina il funzionamento dei procedimenti operativi e cooperativi della conversazione nei secoli XVIII e XIX, cruciali per la definizione dell’assetto comunicativo dell’italiano, attraverso la simulazione che di tali procedimenti era fatta nei dialoghi teatrali. Il corpus di riferimento è costituito dalle opere in lingua di Carlo Goldoni e da alcune delle opere più significative degli autori del teatro borghese dell’Ottocento. Il punto di avvio del percorso di analisi sarà dunque costituito dalla riflessione sulle strategie comunicative nell’opera di Goldoni, le cui commedie, come è noto, hanno determinato una frattura rispetto alla produzione teatrale precedente non solo per la rinuncia alle maschere della commedia dell’arte, ma soprattutto per l’abbandono dell’oralità tipizzata e “in maschera” (Trifone) che nella lingua teatrale del passato si basava sull’espressività caricaturale e sull’alto tasso di idiomaticità. Individuando dunque nel XVIII secolo, e nell’opera goldoniana in particolare, un momento di frattura rispetto alla produzione precedente, ma anche un momento di passaggio in cui ancora sono presenti elementi tipici del passato, si intende seguire l’evoluzione di questa istanza di realismo nel corso del secolo successivo, in testi teatrali che programmaticamente intendevano portare sulla scena la realtà comunicativa e i modi dell’interazione dialogica reale tipica del salotto borghese.
Dal parlato in maschera al parlato simulato. La pragmatica in scena tra Settecento e Ottocento
Daria Motta
2020-01-01
Abstract
Il contributo esamina il funzionamento dei procedimenti operativi e cooperativi della conversazione nei secoli XVIII e XIX, cruciali per la definizione dell’assetto comunicativo dell’italiano, attraverso la simulazione che di tali procedimenti era fatta nei dialoghi teatrali. Il corpus di riferimento è costituito dalle opere in lingua di Carlo Goldoni e da alcune delle opere più significative degli autori del teatro borghese dell’Ottocento. Il punto di avvio del percorso di analisi sarà dunque costituito dalla riflessione sulle strategie comunicative nell’opera di Goldoni, le cui commedie, come è noto, hanno determinato una frattura rispetto alla produzione teatrale precedente non solo per la rinuncia alle maschere della commedia dell’arte, ma soprattutto per l’abbandono dell’oralità tipizzata e “in maschera” (Trifone) che nella lingua teatrale del passato si basava sull’espressività caricaturale e sull’alto tasso di idiomaticità. Individuando dunque nel XVIII secolo, e nell’opera goldoniana in particolare, un momento di frattura rispetto alla produzione precedente, ma anche un momento di passaggio in cui ancora sono presenti elementi tipici del passato, si intende seguire l’evoluzione di questa istanza di realismo nel corso del secolo successivo, in testi teatrali che programmaticamente intendevano portare sulla scena la realtà comunicativa e i modi dell’interazione dialogica reale tipica del salotto borghese.File | Dimensione | Formato | |
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