Pantalica altomedievale: per una nuova stagione delle ricerche

The essay aims to review the generic notion of «Byzantine Pantalica» starting from the available archae-ological and documentary data. In particular they make it possible outlined two different phases: an early-Byzantine phase (6th-7thcentury) and a Middle-Byzantine period between 9thand 10thcenturies. The identifi-cation of two different chronological phases allows us to better understand the role of Pantalica within the widerterritorial context: the site participates in 6th-7thcentury of the economic growth phase of the island whichstrengthens the role of granary supply for Costantinople. Instead in the 9thcentury the strategic value of the siteis accentuated: it was included in the broader territorial reorganization in view of the defense of the EasternByzantines of island and its capital, Syracuse, against Arabo-Muslims. The border between Arab-Muslims andByzantines is the context where is possible the presence and the maintenance of a Greek-speaking populationto which can be attributed the development of rock-cut architecture

Il lavoro si propone di riesaminare le fasi di Pantalica altomedievale, a partire dalla documentazionearcheologica disponibile e dalla revisione dei dati documentari noti; essi rendono possibile articolare meglio lagenerica nozione di ‘Pantalica bizantina’: si delineano, in particolare due diversi momenti di vita una fase pro-to bizantina, databile al VI-VII secolo, e una seconda fase medio bizantina, tra IX-X secolo. L’individuazionedei due diversi momenti cronologici permette di comprendere meglio il ruolo di Pantalica nell’ambito del piùampio contesto territoriale di riferimento. Esso partecipa, tra VI-VII secolo, alla fase di crescita economica del-l’isola che rafforza il ruolo di approvvigionamento granario per Costantinopoli; tra IX e X secolo si accentua,invece, il valore strategico–militare del sito che è inserito nel più ampio disegno di riorganizzazione del terri-torio in vista della difesa della capitale, Siracusa, contro gli arabo-musulmani. Il contesto della frontiera tra arabo-musulmani e bizantini fornisce, dunque, le coordinate per comprendere la persistenza sul sito, tra IX e X seco-lo, di una popolazione grecofona, cui si deve lo sviluppo dell’architettura rupestre del sito