Tradendone le premesse, la riforma penitenziaria del 2018 si è snodata lungo altri itinerari, sospinta da un inarrestabile populismo securitario. Le scelte tese alla riemersione di una pena flessibile, affidata all’autonomia valutativa del giudice di sorveglianza e sottratta agli automatismi preclusivi imposti da irragionevoli differenziazioni trattamentali, sono state annichilite dal repentino mutamento del sentire politico in tema di esecuzione penale. Riflettendo sulle ragioni recondite dell’attuale vulgata “carcero-centrica”, l’Autore auspica che, sulla scorta di alcune recenti prese di posizione dei Giudici della Consulta, possa riannodarsi il filo di una riforma penitenziaria finalmente ed effettivamente orientata verso la Costituzione.
Automatismi preclusivi e individualizzazione trattamentale: dalla legge delega al tradimento della riforma
Siracusano Fabrizio
2020-01-01
Abstract
Tradendone le premesse, la riforma penitenziaria del 2018 si è snodata lungo altri itinerari, sospinta da un inarrestabile populismo securitario. Le scelte tese alla riemersione di una pena flessibile, affidata all’autonomia valutativa del giudice di sorveglianza e sottratta agli automatismi preclusivi imposti da irragionevoli differenziazioni trattamentali, sono state annichilite dal repentino mutamento del sentire politico in tema di esecuzione penale. Riflettendo sulle ragioni recondite dell’attuale vulgata “carcero-centrica”, l’Autore auspica che, sulla scorta di alcune recenti prese di posizione dei Giudici della Consulta, possa riannodarsi il filo di una riforma penitenziaria finalmente ed effettivamente orientata verso la Costituzione.File | Dimensione | Formato | |
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