Celata dal manto del lusus, del componimento satirico o comico burlesco, l’eresia ha attraversato la letteratura italiana, proteiforme e dissacrante. Evolvendosi e amplificando il proprio valore semantico, essa indossa ne Le Cene di Anton Francesco Grazzini la maschera del meraviglioso, della costruzione di un ideale microcosmo narrativo svincolato dalla realtà e dal controllo politico; nel palermitano Bonincontro, condannato dall’Inquisizione spagnola, essa si incarna nell’invettiva e nel funambolismo linguistico; infine, nell’opera di Leonardo Sciascia, in cui l’antagonismo tra inquisitori ed eretici si stempera, l’eresia diviene “scelta radicale” di vita che può sconfinare nel fanatismo della religione o della ragione.
Titolo: | Sub specie lusus. Eresia e letteratura da Grazzini a Sciascia | |
Autori interni: | ||
Data di pubblicazione: | 2010 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/396020 | |
ISBN: | 9788877967435 | |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Monografia o trattato scientifico |