Le politiche culturali e i modelli di gestione della cultura stanno attraversando un processo di mutamento caratterizzato da un’evoluzione del concetto di cultura, dal cambiamento del ruolo del settore pubblico e da un nuovo, più attivo ruolo per il settore privato. Sotto il primo punto di vista, soprattutto nei documenti internazionali, la cultura e il patrimonio sono, sempre più spesso, considerati strumenti per raggiungere lo sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio o una comunità. Per quanto riguarda i mutamenti istituzionali, questi hanno riguardato anche il sistema italiano, dove una serie di leggi ha introdotto diverse possibilità di intervento del settore privato a favore della cultura. Inizialmente tale apertura riguardava essenzialmente la gestione dei servizi accessori necessari per la valorizzazione del patrimonio culturale (biglietteria, bookshop, caffetteria), successivamente, l’apertura ai privati ha previsto il loro diretto coinvolgimento nelle attività di gestione di siti e musei pubblici. L’aspetto interessante dei cambiamenti che hanno caratterizzato la normativa è che hanno portato alla possibilità di realizzare esperienze di partenariato pubblico-privato (PPP) nel settore culturale concretizzatesi in una vasta gamma di casi in cui i due settori hanno collaborato per la gestione di siti culturali, per la realizzazione di restauri, per l’organizzazione di iniziative specifiche ecc. Questo lavoro, concentra la propria attenzione su un caso specifico di PPP che ha visto la cooperazione fra l’Università degli Studi di Catania e un’associazione culturale – Officine Culturali, per la realizzazione delle attività necessarie a valorizzare un sito incluso nella Lista UNESCO del Patrimonio dell’Umanità in cui ha sede uno dei dipartimenti dell’università. Il caso rappresenta un interessante caso in cui il partenariato pubblico- privato non si limita alla realizzazione di attività di valorizzazione ma ha effetti più ampi di capacitazione e formazione di nuove professionalità, creazione di posti di lavoro, rigenerazione sociale. Facendo riferimento alla letteratura sul PPP e ad altri casi italiani e stranieri, il lavoro vuole offrire alcuni spunti di riflessione sulle potenzialità di questo strumento per la realizzazione di nuovi modelli di gestione della cultura che usano questa come punto di partenza essenziale per creare sviluppo culturale, sociale ed economico.

Il partenariato pubblico-privato per la cultura: il caso Officine Culturali

Claudia Cantale
;
Anna Mignosa
;
Francesco Mannino
2015-01-01

Abstract

Le politiche culturali e i modelli di gestione della cultura stanno attraversando un processo di mutamento caratterizzato da un’evoluzione del concetto di cultura, dal cambiamento del ruolo del settore pubblico e da un nuovo, più attivo ruolo per il settore privato. Sotto il primo punto di vista, soprattutto nei documenti internazionali, la cultura e il patrimonio sono, sempre più spesso, considerati strumenti per raggiungere lo sviluppo culturale, sociale ed economico di un territorio o una comunità. Per quanto riguarda i mutamenti istituzionali, questi hanno riguardato anche il sistema italiano, dove una serie di leggi ha introdotto diverse possibilità di intervento del settore privato a favore della cultura. Inizialmente tale apertura riguardava essenzialmente la gestione dei servizi accessori necessari per la valorizzazione del patrimonio culturale (biglietteria, bookshop, caffetteria), successivamente, l’apertura ai privati ha previsto il loro diretto coinvolgimento nelle attività di gestione di siti e musei pubblici. L’aspetto interessante dei cambiamenti che hanno caratterizzato la normativa è che hanno portato alla possibilità di realizzare esperienze di partenariato pubblico-privato (PPP) nel settore culturale concretizzatesi in una vasta gamma di casi in cui i due settori hanno collaborato per la gestione di siti culturali, per la realizzazione di restauri, per l’organizzazione di iniziative specifiche ecc. Questo lavoro, concentra la propria attenzione su un caso specifico di PPP che ha visto la cooperazione fra l’Università degli Studi di Catania e un’associazione culturale – Officine Culturali, per la realizzazione delle attività necessarie a valorizzare un sito incluso nella Lista UNESCO del Patrimonio dell’Umanità in cui ha sede uno dei dipartimenti dell’università. Il caso rappresenta un interessante caso in cui il partenariato pubblico- privato non si limita alla realizzazione di attività di valorizzazione ma ha effetti più ampi di capacitazione e formazione di nuove professionalità, creazione di posti di lavoro, rigenerazione sociale. Facendo riferimento alla letteratura sul PPP e ad altri casi italiani e stranieri, il lavoro vuole offrire alcuni spunti di riflessione sulle potenzialità di questo strumento per la realizzazione di nuovi modelli di gestione della cultura che usano questa come punto di partenza essenziale per creare sviluppo culturale, sociale ed economico.
2015
978-88-909832-2-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/405461
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