La rifondazione del diritto internazionale dopo il secondo conflitto mondiale viene di solito presentata come un progetto tendenzialmente unitario a livello planetario, costruito attorno all’Organizzazione delle Nazioni Unite, edificio mirabile e poderoso, almeno nelle sue aspirazioni. I cinquant’anni finali del secondo millennio sono invece stati per il diritto internazionale un periodo ben più complesso, avviato su percorsi spesso autonomi rispetto alla logica universalistica e globalizzante dell’ONU ed anche a volte diversi da un’area geografica all’altra. Questo breve scritto ricostruisce a grandi tratti l’evoluzione di quei cinquant’anni e affaccia l’ipotesi che alcune peculiarità delle relazioni tra gli Stati europei possano meglio comprendersi a partire dall’idea che l’Europa abbia custodito attraverso gli ultimi due secoli l’eredità di un diritto internazionale europeo, prepotentemente riemerso proprio alla fine del secondo millennio. Una riflessione attuale e utile a quasi settant’anni dalla Dichiarazione Schumann e dall’apertura alla firma della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Titolo: | Echi di fine millennio |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2019 |
Abstract: | La rifondazione del diritto internazionale dopo il secondo conflitto mondiale viene di solito presentata come un progetto tendenzialmente unitario a livello planetario, costruito attorno all’Organizzazione delle Nazioni Unite, edificio mirabile e poderoso, almeno nelle sue aspirazioni. I cinquant’anni finali del secondo millennio sono invece stati per il diritto internazionale un periodo ben più complesso, avviato su percorsi spesso autonomi rispetto alla logica universalistica e globalizzante dell’ONU ed anche a volte diversi da un’area geografica all’altra. Questo breve scritto ricostruisce a grandi tratti l’evoluzione di quei cinquant’anni e affaccia l’ipotesi che alcune peculiarità delle relazioni tra gli Stati europei possano meglio comprendersi a partire dall’idea che l’Europa abbia custodito attraverso gli ultimi due secoli l’eredità di un diritto internazionale europeo, prepotentemente riemerso proprio alla fine del secondo millennio. Una riflessione attuale e utile a quasi settant’anni dalla Dichiarazione Schumann e dall’apertura alla firma della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/443962 |
ISBN: | 9788897826811 |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Monografia o trattato scientifico |