Il volume raccoglie contributi presentati nel corso dell’omonimo Convegno e, come quest’ultimo, si inserisce tra le attività della ricerca dipartimentale condotta - con l’apporto di costituzionalisti e processualcivilisti e con il medesimo titolo - presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania con l’intento di analizzare alcune delicate questioni che, a seguito dell’erompere e del pieno inveramento del principio pluralista nell’ordinamento, pone oggi la vasta congerie di comunità intermedie tra l’individuo e lo Stato. Nell’opera collettanea vengono, pertanto, affrontati non solo i pressanti problemi di regolazione che pongono talune formazioni sociali - sia tradizionali (partiti politici, minoranze linguistiche, confessioni religiose, scuola), sia, per così dire, di nuova generazione (unioni omoaffettive, terzo settore, gruppi di interesse di varia natura) - ma anche i profili di tutela giurisdizionale che attengono alla garanzia tanto dei gruppi in quanto tali nei confronti degli altri soggetti (pubblici e privati) dell’ordinamento, quanto del singolo aderente nei confronti dei gruppi organizzati di cui faccia parte e persino “contro” di essi.
RIPENSARE O "RINNOVARE" LE FORMAZIONI SOCIALI? LEGISLATORI E GIUDICI DI FRONTE ALLE SFIDE DEL PLURALISMO SOCIALE NELLE DEMOCRAZIE CONTEMPORANEE
CIANCIO A.
2020-01-01
Abstract
Il volume raccoglie contributi presentati nel corso dell’omonimo Convegno e, come quest’ultimo, si inserisce tra le attività della ricerca dipartimentale condotta - con l’apporto di costituzionalisti e processualcivilisti e con il medesimo titolo - presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania con l’intento di analizzare alcune delicate questioni che, a seguito dell’erompere e del pieno inveramento del principio pluralista nell’ordinamento, pone oggi la vasta congerie di comunità intermedie tra l’individuo e lo Stato. Nell’opera collettanea vengono, pertanto, affrontati non solo i pressanti problemi di regolazione che pongono talune formazioni sociali - sia tradizionali (partiti politici, minoranze linguistiche, confessioni religiose, scuola), sia, per così dire, di nuova generazione (unioni omoaffettive, terzo settore, gruppi di interesse di varia natura) - ma anche i profili di tutela giurisdizionale che attengono alla garanzia tanto dei gruppi in quanto tali nei confronti degli altri soggetti (pubblici e privati) dell’ordinamento, quanto del singolo aderente nei confronti dei gruppi organizzati di cui faccia parte e persino “contro” di essi.File | Dimensione | Formato | |
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