Questo contributo propone un’analisi linguistica, stilistica e pragmatica dell’Album-Bellini (1886) con cui Francesco Florimo voleva fondare il mito di Bellini nel nation building dell’Italia postunitaria. Il discorso epidittico si rivela sospeso tra lingua dell’uso e stile rituale, attraversando i frammenti di prosa e poesia che compongono l’Album, che rivela così la propria natura di testo misto, in cui generi e stili si ibridano e si bilanciano, in un’architettura che risponde a specifiche funzioni e finalità comunicative. L’analisi, basata su retorica e linguistica del testo, contribuisce a spiegare dal profondo il significato culturale e comunicativo dell’Album, e ad arricchire il panorama dell’italiano postunitario, in cui interagivano pulsione oratoria e pressione del parlato.
Per una pragmatica del testo epidittico: sondaggi analitici ne L'Album Bellini
Gabriella Alfieri
2020-01-01
Abstract
Questo contributo propone un’analisi linguistica, stilistica e pragmatica dell’Album-Bellini (1886) con cui Francesco Florimo voleva fondare il mito di Bellini nel nation building dell’Italia postunitaria. Il discorso epidittico si rivela sospeso tra lingua dell’uso e stile rituale, attraversando i frammenti di prosa e poesia che compongono l’Album, che rivela così la propria natura di testo misto, in cui generi e stili si ibridano e si bilanciano, in un’architettura che risponde a specifiche funzioni e finalità comunicative. L’analisi, basata su retorica e linguistica del testo, contribuisce a spiegare dal profondo il significato culturale e comunicativo dell’Album, e ad arricchire il panorama dell’italiano postunitario, in cui interagivano pulsione oratoria e pressione del parlato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.