Il presente paper trae spunto da un lavoro di ricerca sviluppato in seguito alla richiesta avanzata da parte dell'Amministrazione Comunale di Catania al LabPEAT1 di realizzare un laboratorio per la rigenerazione urbana di S.Berillo: un rione storico di Catania, demolito in parte negli anni‘50, oggi diventato nel comune sentire un lembo urbano mal frequentato da recuperare! In che modo? Le idee a riguardo sono molteplici: la A.C.2 ha presentato proposte spesso confuse e poco lungimiranti; l'Accademia dibatte in maniera teorica su politiche e modalità di valorizzazione del patrimonio costruito (r)esistente; gli "abitanti" − spinti da una certa "voglia di comunità" e non senza conflitti interni − hanno preso l'iniziativa. Partendo dalle analisi del tessuto urbano e sociale, nel paper si cerca di mostrare che gli strumenti di rigenerazione urbana non dovrebbero essere invocati post-factum dalla A.C., né essere meramente inseriti tra le politiche top-down, e che, di contro, dovrebbero scaturire da un percorso bottom-up. Per tali ragioni l'istituzione di un lab. urbano deve presupporre un deutero-laboratorio di comunità, ovvero un lab. sperimentale ed esplorativo finalizzato alla co-creazione di conoscenze abilitanti all'interazione tra i vari attori coinvolti.

La costruzione di un deutero-laboratorio tra auto-recupero, conflitti e voglia di comunità nei luoghi del quartiere di San Berillo a Catania

filippo gravagno;elisa Privitera
2018-01-01

Abstract

Il presente paper trae spunto da un lavoro di ricerca sviluppato in seguito alla richiesta avanzata da parte dell'Amministrazione Comunale di Catania al LabPEAT1 di realizzare un laboratorio per la rigenerazione urbana di S.Berillo: un rione storico di Catania, demolito in parte negli anni‘50, oggi diventato nel comune sentire un lembo urbano mal frequentato da recuperare! In che modo? Le idee a riguardo sono molteplici: la A.C.2 ha presentato proposte spesso confuse e poco lungimiranti; l'Accademia dibatte in maniera teorica su politiche e modalità di valorizzazione del patrimonio costruito (r)esistente; gli "abitanti" − spinti da una certa "voglia di comunità" e non senza conflitti interni − hanno preso l'iniziativa. Partendo dalle analisi del tessuto urbano e sociale, nel paper si cerca di mostrare che gli strumenti di rigenerazione urbana non dovrebbero essere invocati post-factum dalla A.C., né essere meramente inseriti tra le politiche top-down, e che, di contro, dovrebbero scaturire da un percorso bottom-up. Per tali ragioni l'istituzione di un lab. urbano deve presupporre un deutero-laboratorio di comunità, ovvero un lab. sperimentale ed esplorativo finalizzato alla co-creazione di conoscenze abilitanti all'interazione tra i vari attori coinvolti.
2018
9788899237172
policies of urban regeneration, historic center, community laboratory
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/496360
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