La luna e i falò

The commentary identifies in The Moon and the Bonfires of Cesare Pavese some keywords (country, travel, disorientation, nostalgia, native, victim). The interpretative background is suggested by the anthropological and mythological readings to which the author inspired his poetics in the 1940s. In particular, the character's registry (identity and country) seems defined around the trait of anonymity. Hence an attempt at recovery based on travel, a theme articulated in the triple variant of nóstos, nékyia and pilgrimage, according to centripetal itineraries opposed to the centrifugal one of emigration and wandering. The condition of the emigrant and that of the returning hero generate a disorientation, which seems in truth generated by the recognition of the lack of nativeness of the unnamed and countryless character. The main mythical core springs precisely from the theme of indigenousness, and through the mitema of lameness refers to Aedipus, to guilt, to the victim, to sacrifice.

Il commento individua nella Luna e i falò di Cesare Pavese alcune parole chiave (paese, viaggio, spaesamento, nostalgia, autoctono, vittima). Lo sfondo interpretativo è suggerito dalle letture antropologiche e mitologiche cui l’autore ispira la propria poetica negli anni quaranta. In particolare l’anagrafe del personaggio (identità e paese) sembra definita intorno al tratto dell’anonimato. Di qui un tentativo di recupero fondato sul viaggio, tema articolato nella triplice variante del nóstos, della nékyia e del pellegrinaggio, secondo itinerari centripeti opposti a quello centrifugo dell’emigrazione e della peregrinazione. La condizione dell’emigrato e quella dell’eroe ritornante generano uno spaesamento, che sembra in verità generato dal riconoscimento della mancata autoctonia del personaggio senza nome e senza paese. Il nucleo mitico principale scaturisce appunto dal tema dell’autoctonia, e attraverso il mitema della zoppia rinvia a Edipo, alla colpa, alla vittima, al sacrificio.