In Italia, forse più che in altri paesi, il patrimonio edilizio di elevata istanza culturale, universalmente riconosciuto per la sua unicità, è un elemento fondante dell’identità sociale e parte integrante e inscindibile delle attività che quotidianamente si svolgono nei centri urbani. Il patrimonio costruito storico presenta specificità architettoniche, materiche, costruttive ed ambientali, legate non soltanto all’epoca di realizzazione ma anche all’areale geografico di appartenenza. L’obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare il comportamento termofisico di un edificio appartenente a questo patrimonio, ma in ambiente mediterraneo: il Palazzo San Giuliano a Catania, dimora aristocratica del XVIII secolo. Sono state eseguite misurazioni in situ e modellazioni numeriche, anche al fine di indicare un possibile iter metodologico da seguire nell’ambito della riqualificazione energetica di questi edifici, soggetti a vincoli di intervento. L’analisi storica e successivamente quella tecnica e termofisica dei componenti della fabbrica, hanno portato a determinare i “punti deboli” dell’involucro edilizio, ovvero i ponti termici e i serramenti, che causano dispersioni termiche nello stato di fatto, e alla loro analisi attraverso un sistema di modellazione 2D ad elementi finiti, secondo le indicazioni della UNI EN ISO 10211:2008. Infine, sono state proposte soluzioni correttive che mirano a ridurre le dispersioni termiche, coerenti con l’istanza culturale dell’edificio oggetto di studio e sostenibili sia dal punto di vista delle prestazioni energetiche che della fattibilità economica. La validità di tali proposte è stata verificata mettendo a confronto i valori del coefficiente di trasmissione termica globale (H’T), calcolato prima e dopo la realizzazione degli interventi
Ponti termici nell’edilizia storica in ambiente mediterraneo: valutazioni e proposte di intervento
alessandro lo faro
;evola gianpiero;angelo salemi;
2020-01-01
Abstract
In Italia, forse più che in altri paesi, il patrimonio edilizio di elevata istanza culturale, universalmente riconosciuto per la sua unicità, è un elemento fondante dell’identità sociale e parte integrante e inscindibile delle attività che quotidianamente si svolgono nei centri urbani. Il patrimonio costruito storico presenta specificità architettoniche, materiche, costruttive ed ambientali, legate non soltanto all’epoca di realizzazione ma anche all’areale geografico di appartenenza. L’obiettivo di questo studio è stato quello di caratterizzare il comportamento termofisico di un edificio appartenente a questo patrimonio, ma in ambiente mediterraneo: il Palazzo San Giuliano a Catania, dimora aristocratica del XVIII secolo. Sono state eseguite misurazioni in situ e modellazioni numeriche, anche al fine di indicare un possibile iter metodologico da seguire nell’ambito della riqualificazione energetica di questi edifici, soggetti a vincoli di intervento. L’analisi storica e successivamente quella tecnica e termofisica dei componenti della fabbrica, hanno portato a determinare i “punti deboli” dell’involucro edilizio, ovvero i ponti termici e i serramenti, che causano dispersioni termiche nello stato di fatto, e alla loro analisi attraverso un sistema di modellazione 2D ad elementi finiti, secondo le indicazioni della UNI EN ISO 10211:2008. Infine, sono state proposte soluzioni correttive che mirano a ridurre le dispersioni termiche, coerenti con l’istanza culturale dell’edificio oggetto di studio e sostenibili sia dal punto di vista delle prestazioni energetiche che della fattibilità economica. La validità di tali proposte è stata verificata mettendo a confronto i valori del coefficiente di trasmissione termica globale (H’T), calcolato prima e dopo la realizzazione degli interventiFile | Dimensione | Formato | |
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