Il soggiorno in villa del protagonista di "Malombra", il giovane Corrado Silla, solitario intellettuale e scrittore ancora agli esordi, vale come verifica personale in vista del passaggio alla fase adulta dell'esistenza, che dovrebbe essere caratterizzata, secondo gli standard dell'epoca, dall'assestamento professionale e affettivo. La dimora remota e isolata (il "Palazzo") dove buona parte della vicenda si svolge, fino ai colpi di scena finali, rientra però solo in apparenza nella tipologia della villa amena, rivelando una forte parentela con i castelli del romanzo gotico. Ospita infatti orrori e crimini, derivanti dalla pressione di un eros abnorme e ingovernabile. Fogazzaro presenta qui la sfera sessuale in termini di eccesso, follia e morte. Non per caso, l'alternativa prospettata dallo scrittore è la relazione desessualizzata, pura unione di anime vittoriose sulla pressione della libido, connubio platonico in grado di resistere nonostante la distanza fra gli amanti, fosse pur quella che separa chi è morto da chi è sopravvissuto. Così, mentre denuncia la relazione maledetta fra Corrado Silla e Marina di Malombra, "femme fatale" seducente e omicida, il romanzo avvalora alla fine il ben diverso legame fra lo stesso Corrado ed Edith Steinegge, proprio perché intercorrente tra un defunto e una donna che si consacra al ricordo di lui.

"Malombra": il palazzo, la follia

CRISTALDI SERGIO
2020-01-01

Abstract

Il soggiorno in villa del protagonista di "Malombra", il giovane Corrado Silla, solitario intellettuale e scrittore ancora agli esordi, vale come verifica personale in vista del passaggio alla fase adulta dell'esistenza, che dovrebbe essere caratterizzata, secondo gli standard dell'epoca, dall'assestamento professionale e affettivo. La dimora remota e isolata (il "Palazzo") dove buona parte della vicenda si svolge, fino ai colpi di scena finali, rientra però solo in apparenza nella tipologia della villa amena, rivelando una forte parentela con i castelli del romanzo gotico. Ospita infatti orrori e crimini, derivanti dalla pressione di un eros abnorme e ingovernabile. Fogazzaro presenta qui la sfera sessuale in termini di eccesso, follia e morte. Non per caso, l'alternativa prospettata dallo scrittore è la relazione desessualizzata, pura unione di anime vittoriose sulla pressione della libido, connubio platonico in grado di resistere nonostante la distanza fra gli amanti, fosse pur quella che separa chi è morto da chi è sopravvissuto. Così, mentre denuncia la relazione maledetta fra Corrado Silla e Marina di Malombra, "femme fatale" seducente e omicida, il romanzo avvalora alla fine il ben diverso legame fra lo stesso Corrado ed Edith Steinegge, proprio perché intercorrente tra un defunto e una donna che si consacra al ricordo di lui.
2020
978-88-6859-195-3
Fogazzaro, "Malombra", villa, gotico, eros
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