L’impossibilità di accedere a una casa è ancora una dura realtà in molti paesi del globo. In Europa, i dati fotografati dal rapporto biennale dell’Housing Europe observatory, confermano che il problema è affrontato dai governi nazionali con soluzioni parziali che lasciano nell’incertezza milioni di cittadini a medio e basso reddito. Peraltro, la pandemia che stiamo attraversando sicuramente accentuerà l’attuale scenario già decisamente critico. L’autocostruzione rappresenta certamente un’efficace risposta a questa complessa questione. In Italia essa è stata interpretata nel recente passato con buoni esiti, ma alcuni casi hanno mostrato limiti importanti. Ciò porta a dire che il processo, nella sua interezza, può essere ottimizzato al fine di ridurre i tempi, aumentare la qualità e la sicurezza, garantire una risposta più aderente alle esigenze degli autocostruttori. Ma soprattutto occorre una maggiore sensibilità e un più ampio coinvolgimento delle istituzioni nei confronti di questo tema. Se la sostenibilità sociale ed economica sono insite nel processo di autocostruzione o di autorecupero, non altrettanto scontata è l’attenzione che la pratica del self build può rivolgere alla questione ambientale. La sfida oggi è quella di coniugare interventi a basso costo che possano produrre un risparmio energetico, migliorare la qualità ambientale e ridurre il consumo di risorse anche negli edifici autocostruiti.
Attualità dell’autocostruzione come processo edilizio sostenibile
Caponetto Rosa Giuseppina
;Giuffrida Giada
2021-01-01
Abstract
L’impossibilità di accedere a una casa è ancora una dura realtà in molti paesi del globo. In Europa, i dati fotografati dal rapporto biennale dell’Housing Europe observatory, confermano che il problema è affrontato dai governi nazionali con soluzioni parziali che lasciano nell’incertezza milioni di cittadini a medio e basso reddito. Peraltro, la pandemia che stiamo attraversando sicuramente accentuerà l’attuale scenario già decisamente critico. L’autocostruzione rappresenta certamente un’efficace risposta a questa complessa questione. In Italia essa è stata interpretata nel recente passato con buoni esiti, ma alcuni casi hanno mostrato limiti importanti. Ciò porta a dire che il processo, nella sua interezza, può essere ottimizzato al fine di ridurre i tempi, aumentare la qualità e la sicurezza, garantire una risposta più aderente alle esigenze degli autocostruttori. Ma soprattutto occorre una maggiore sensibilità e un più ampio coinvolgimento delle istituzioni nei confronti di questo tema. Se la sostenibilità sociale ed economica sono insite nel processo di autocostruzione o di autorecupero, non altrettanto scontata è l’attenzione che la pratica del self build può rivolgere alla questione ambientale. La sfida oggi è quella di coniugare interventi a basso costo che possano produrre un risparmio energetico, migliorare la qualità ambientale e ridurre il consumo di risorse anche negli edifici autocostruiti.File | Dimensione | Formato | |
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