Gli aspetti contraddittori che si presentano agli occhi curiosi dei viaggiatori del Grand Tour di Sette-Ottocento sono lo specchio riflesso di un fenomeno caratterizzante, ravvisabile spesso tra le pagine dei loro diari: la religiosità. Al fascino indiscusso del bene tangibile che il visitatore può contemplare si affianca il bene immateriale, il frutto dell’opera propria del devoto, un misto di fede e di folclore che delinea con forza il senso di appartenenza e di identità. È uno step significante in quel percorso che passa dal pellegrinaggio devozionale al fenomeno attuale del “turismo religioso”. Visite presso i luoghi di culto, incontri con esponenti del clero, partecipazione a feste religiose: povertà e opulenza, gioiosità e fede, sacro e profano si affollano confusamente tra le contrade isolane.
Tra sacro e profano. Religione, culto e devozione nei diari dei viaggiatori in Sicilia (secoli XVIII-XIX)
Frasca Elena
2021-01-01
Abstract
Gli aspetti contraddittori che si presentano agli occhi curiosi dei viaggiatori del Grand Tour di Sette-Ottocento sono lo specchio riflesso di un fenomeno caratterizzante, ravvisabile spesso tra le pagine dei loro diari: la religiosità. Al fascino indiscusso del bene tangibile che il visitatore può contemplare si affianca il bene immateriale, il frutto dell’opera propria del devoto, un misto di fede e di folclore che delinea con forza il senso di appartenenza e di identità. È uno step significante in quel percorso che passa dal pellegrinaggio devozionale al fenomeno attuale del “turismo religioso”. Visite presso i luoghi di culto, incontri con esponenti del clero, partecipazione a feste religiose: povertà e opulenza, gioiosità e fede, sacro e profano si affollano confusamente tra le contrade isolane.File | Dimensione | Formato | |
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